La stimolazione del nervo vago, o VNS (dall'inglese Vagus Nerve Stimulation) è un tipo di trattamento approvato dalla FDA (Food and Drug Administration) e praticato per curare l'epilessia farmaco-resistente e la depressione . È indicata a tutti i pazienti epilettici e depressi che non risultano ottenere benefici dalle terapie farmacologiche convenzionali.

Tecnica

Consiste nell'impianto chirurgico sottocutaneo di un piccolo generatore d'impulsi a batteria - simile a un pacemaker - che viene posizionato nella parte sinistra dell'alto torace. Alcuni fili sottili e flessibili vengono fatti passare sottopelle fino al collo ed erogano impulsi moderati ed intermittenti al nervo vago sinistro, sul quale vengono collocati due elettrodi e un ancoraggio. Il nervo vago trasmette tali impulsi alle aree del cervello coinvolte nella regolazione dell'umore, del sonno, dell'appetito, della motivazione e di altri importanti sintomi.

Altri tipi di stimolazione

Anche la tecnica utilizzata talvolta per alleviare il singhiozzo o (sconsigliata da pubblicazioni recenti) sindrome da iperventilazione, di respirare aria in un sacchetto causando l'aumento di anidride carbonica nel sangue (ipercapnia), stimola il nervo vago.[1][2][3]

Efficacia

Da studi specifici è dimostrato che la terapia VNS, effettuata in combinazione con l'assunzione di farmaci antidepressivi, può risultare realmente efficace per alcuni gruppi di pazienti depressi in modo cronico.

Effetti collaterali

Esistono numerosi e attendibili studi clinici che dimostrano che la terapia VNS è in generale ben tollerata e non produce effetti collaterali rilevanti. Fra questi ultimi, i più frequenti sono una leggera alterazione della voce, raucedine temporanea, tosse, formicolio a livello della gola, respiro affannoso, sintomi che si possono presentare in modo intermittente durante la fase di stimolazione.

Note

  1. David Bergeron, Chris Le Baudour, Chapter 9: Caring for Medical Emergencies, in First Responder, 8ª ed., New Jersey, Pearson Prentice Hall, 2009, p. 262, ISBN 978-0-13-614059-7.
    «Do not use a paper bag in an attempt to treat hyperventilation. These patients can often be cared for with low-flow oxygen and lots of reassurance»
  2. Alexander Winter, A Rapid Emergency Treatment for Hyperventilation Syndrome., in J Am Med Assoc, vol. 147, n. 10, 1951, p. 990, DOI:10.1001/jama.1951.03670270080028.
  3. Singhiozzo

Collegamenti esterni

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