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A un amico Umanità e mistero
Questo testo fa parte della raccolta V. Da 'Memorie e lagrime'

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A GIORGIO BYRON

Nato nel grembo di nebbiose lande,
bello apparisti e formidabil tanto,
che spesso i lauri delle tue ghirlande
andár bagnati del femmineo pianto.
Varia del viver tuo per varie bande
suonò la fama, e talor fosca, ahi! quanto.
Ma chi t’intese, ti compianse, o grande
e giovin re del desolato canto!
Uomini, fede ei vi chiedeva, e tacque
lo steril mondo. Amor gli fu venduto.
L’ebbe senz’oro e non gli die’ conforto.
Allor lanciossi dell’Egèo sull’acque.
Non vi giovi indagar com’è vissuto:
pensate sol dove il poeta è morto!

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