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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti romaneschi/Sonetti del 1833
A PADRON MARCELLO.
Chi ha ffrabbicato1 Roma, er Vaticano,
er Campidojjo, er Popolo,2 er Castello?
Furno Romolo e Rmemolo, Marcello,
che ggnisun de li dua era romano.
Ma un e ll’antro3 volenno esse4 soprano5
de sto paese novo accusì bbello,
er fratello nimmico der fratello
vennero a ppatti cór cortello in mano.
Le cortellate aggnédero6 a le stelle;
e Rroma addiventò ddar primo ggiorno
com’è oggi, una Torre-de-Bbabbelle.
De li sfrizzoli7 oggnuno ebbe li sui:
e Rroma, quelli dua la liticorno,8
ma vvenne er Papa e sse la prese lui.
27 novembre 1833
- ↑ Fabbricato.
- ↑ La Piazza e il Rione del Popolo.
- ↑ Uno e l’altro.
- ↑ Volendo essere.
- ↑ Sovrano.
- ↑ Andarono.
- ↑ Dei colpi.
- ↑ Litigarono.
Note
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