< Adiecta (1905) < I
Questo testo è stato riletto e controllato.
1900
I - III I - V

1900


Dice l’anno che muore a quel che nasce
     — Povero figlio mio, càpiti male!
     Il mondo è triste come un funerale
     perchè soffre la fame o mal si pasce.

Mangiano pochi furbi a due ganasce
     ma digiunano troppi a l’ospedale,
     mentre, povero figlio, a ’l tuo natale
     il prete ed il questor tesson le fasce!

Io saluto così l’ultima sera,
     larga lasciando eredità di pianto
     e tu nasci tra il nembo e la bufera.

Ma crescerai de’ sacerdoti a ’l canto,
     ne ’l fresco educator de la galera
     e ne ’l timor di Dio. Sei l’anno santo! —



Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.