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Traduzione dal greco di Angelo Maria Ricci (1824)
II secolo a.C.
Questo testo fa parte della raccolta Le odi di Anacreonte e di Saffo


ALLA VIRTU’.


Da Luciano.


Raggio versatile
     Che brilli e passi,
     3E fra le tenebre
     Lieve orma lassi,
     Che un aura dissipa
     6E non sei più;
Fantasma orrevole,
     Che in notte bruna
     9Erri ludibrio
     Della fortuna,
     Tu nome inutile
     12Sei la virtù!
Dimmi dov’abiti,
     Spettro sovrano;
     15Se qui tra gli uomini
     T’imploro invano,
     Se invan sull’etere
     18Ti cerco ancor.

Se in fondo all’etere
     Nume ti stai,
     21Di’ teco il nettare,
     Non bevve mai
     L’Ottimo Massimo
     24De’ malfattor?
Eppur, dolcissima
     Voce udir par mi!
     27«Se tu ricovero
     Nel cuor vuoi darmi,
     E Numi ed uomini
     30Trarrò con te.
Se in mezzo ai miseri
     Talor mi giaccio,
     33La terra e l’etere
     Io sola abbraccio,
     E il ricco e il povero
     36Regna per me.

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