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LI. Le lagrime e i sospiri e il non sperare
Rime - L Rime - LII

LI.


Le lagrime e i sospiri e il non sperare
     A quelle fine1 m’àn sì sbigottito,
     Ch’io me ne vo per via com’huom smarrito:
     Non so che dire et molto men che fare.
     Et quand’advien che talor ragionare5
     Oda di me, che n’ò tal volta udito,
     Del pallido color et del partito
     Vigore et del dolor che di fuor pare,
Una pietà di me stesso mi viene
     Sì grande, ch’io desio di dir piangendo10
     Chi sia cagion di tanto mio martiro.
     Ma poi, temendo non aggiugner pene
     Alle mia noie, tanto mi difendo,
     Ch’io passo in compagnia d’alcun sospiro.

  1. Intendi: «il non sperar fine alle lagrime.» Per la locuzione sperar fine cfr. XLVII, 9-10.


Note

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