< Caccia e Rime (Boccaccio) < Rime
Questo testo è stato riletto e controllato.
XVI. Le parole soave, el dolce riso
Rime - XV Rime - XVII

XVI.


Le parole soave, el dolce riso,
     La treccia d’oro, che ’l cor m’à legato
     Et messo nelle man che m’ànno ucciso
     Già mille volte e ’n vita ritornato
     Di nuovo, m’ànno sì ’l pecto infiammato,5
     Che tutto il mio desire al vago viso
     Rivolto s’è, et altro non m’è grato
     Che di vederlo et di mirarlo fiso.
In quel mi par veder quant’allegrezza
     Che fa beati gli occhi de’ mortali,10
     Che si fan degni d’eterna salute.
     In quel risplende chiara la bellezza
     Che ’l ciel adorna et che n’impenna l’ali
     A l’alto vol con penne di virtute.

Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.