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Compagni cari, or che siam qui soletti Costei ch'altero esempio è di beltate
Questo testo fa parte della raccolta Poesie di Giovan Francesco Maia Materdona

XII

GIUOCO DI NEVE

     Cilla di bianco umor massa gelata
coglie e preme e ne forma un globo breve;
n’arma poscia la mano, a fredda neve
calda neve aggiungendo ed animata.
     Al mio sen poi l’avventa, amante amata;
ma se finto è il pugnar, se ’l danno è lieve,
tragge pur da que’ scherzi offesa greve
l’alma, a provar gli antichi assalti usata.
     Porta amico sfidar battaglia vera,
nascer dal riso il lagrimar si mira,
fa verace impiagar mentita arcera;
     mirasi il duol uscir di grembo al gioco,
da nuvoli d’amor saette d’ira
e da strali di giel piaghe di foco.

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