< Corano
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Maometto - Corano (650)
Traduzione dall'arabo di Vincenzo Calza (1847)
Capitolo XXIV
Capitolo XXIII Capitolo XXV

IL COHANO . CAPITOLO XXIV. LA LI CE (I). Dalo o Mrdin-i. — OJ Versetti. In nome (li Dio clemente, e misericordioso. 1. Abbiamo fatto scendere questo capitolo (dal cielo), e l'abbiamo reso obbligatorio; in questo capitolo abbiamo dati dei segni evidenti (versetti ciliari) affinché vi riflettiate. 2. Infligerete all'uomo, ed alla donna adulteri cento colpi di frusta a cadauno. Non v'arresti la compassione ncH’adempimento di questo precetto di Dio se credete in lui, ed al giorno ultimo. Che il supplizio abbia luogo in presenza d un certo numero di credenti. 3. Un uomo adultero non deve sposare cli'una donna adultera, o idolatra ed una donna adultera non dove sposare cli'un uomo adultero, o idolatra! Queste unioni sono interdette ai credenti. •i. Quei ch'accuseranno d'adulterio una donna virtuosa, senza poter produrre quattro testimonj, saranno puniti con ottanta colpi di frusta; non sarà inoltre mai ammessa la loro testimonianza in qualsiasi cosa poiché sono perversi ; 5. A meno che non si pantano del loro delitto, e che si conducano in modo esemplare; giacchi’' Dio e indulgente, e misericordioso. fi. Quei che accusano le loro mogli, e non avranno testimonj da presentare, giureranno quattro volte innanzi a Dio di dire la verità. 7. E la quinta volta per invocare la maledizione di Dio sopra ili loro stessi se hanno mentito. 8. Non si condannerà ad alcuna pena la moglie, so giurerà quattro volte davanti a Dio che suo marito ha mentito, 9. E la quinta volta invocando l'ira di Dio sovr’essa se ciò che il marito ha •letto è vero. 10. Se non fosse la grazia inesauribile di Dio. e la sua misericordia, vi pu- * nirebbe all'istante (2); ma ama di perdonare , ed è misericordioso. 11. Quei che mentiscono (3) sono in grandissimo numero fra voi; ma non lo (1) La luce di cui si parla al versetto 35 tli\ il litoio a questa sorata. (2) D’aver propagato, od ammessi propositi oli raggiali li contro la moglie del profeta. Vedi la nota seg. (3) Cioè, ch’hanno portato contro Aiehà, moglie di Maometto, l’accusa d'adulterio. Ecco la storia di questo fallo. Nell’anno 8 dell'egira, Maometto aveva intrapreso la spedizione contro la Tribù Mostalek. Al ritorno da questa campagna, e non lungi da Medina, quando una sera si toglievano le tende per continuare il viaggio, Aichà scese dal suo cammello, e s'allontanò per qualche tempo. Lo sue genti, credendola già montila nella sua lettiga, condussero soco il cammello, e tutta la carovana prosegui il suo cammino. Aichà, avvedendosi d'essere slata abbandonata, restò nel luogo {stesso ov'era scesa attendendo che venissero a ricercarla, e (ini per addormentarsi. Poco tempo dopo, un giovane Safcin Ehn el Mialini passò per li, e riconoscendo una donna che dormiva, esclamò : Noi siamo a Dio, e torneremo a lui. Quindi si pose in disparte, svegliò Aichà e gli offri il suo cammello. Aichà accollò, e cosi l'indomane potò raggiugnere la carovana, conosciutasi l'assenza di Aichà, eil il suo ritorno con Safvan, si tennero dei propositi malevoli. Maometto non sapendo cosa risolvere era in un grave imbarazzo, e non fdclie dono un mese che dichiarò conoscere la verità per mezzo d’una rivelazione tutta in favore di sua moglie. Quesla rivelazione forma il soggetto principale di questo caCAPITOLO XXIV. IT5 considerale come un male; anzi 6 un vantaggio per voi (I). Chiunque salii colpevole di tal delitto ne sarà punito; chi avrà aggravato il delitto sopporterà un gastigo doloroso. (2) 12. Quando s'è sentita l'accusa, i credenti de'due sessi non hanno eglino intimamente pensato bene di nuèst’aflare? Non hanno essi detto : È una bu<ria evidente? 13. Perchè ( i calunniatori) non hanno prodotto quattro testimonj » e se non hanno potuto produrli sono bugiardi avanti a Dio. 11. Se non fosse la grazia inesauribile di Dio. e la sua misericordia in questa vita, e nell'altra, un gastigo terribile vi avrebbe giil colpiti iu punizione dei discorsi che avete propagati, quando li avete fatti correre di bocca in bocca, quando proferivate colle vostre labbra ciò che voi non conoscevate all'atto, che lo riguardavate com’una cosa leggiera, e che è grave innanzi a Dio. 15. Perché non avete detto piuttosto sentendo queste voci : Perchè ne parleremo? Lodi a Dio! è una menzogna atroce. Ili. Dio vi ha avvertiti di guardarvi per l'avvenire da simili imputazioni, se siete credenti. 17. Dio vi spiega i suoi insegnamenti; egli è sapiente, e saggio. IH. Quei che si dilettano a spargere discorsi calunniosi sui credenti proveranno un gastigo doloroso, li). In questo mondo e nell'altro. Dio sa tutto, e voi non sapete nulla. 2n. Se non fosse la sua grazia inesauribile e la sua misericordia, (vi punirebbe); ma egli è umano, e misericordioso. 21. Ocredenti, non seguito le ormedi Satana; imperciocché a chi le sie- gue, Satana comanda il aisonore ed il delitto ; e senza la grazia inesauribile di Dio eia sua misericordia, niuno di voi sarebbe mai innocente; ma Ilio rende innocente chi vuole; sente, e vede tutto. 22. tinelli fra voi che son ricchi, e potenti, non giurino di non più fare alcuna generosità ai loro parenti, ai poveri, ed a coloro ch'hanno espatriato per la causa di Dio. Clic perdonino i loro falli (3). Non desiderato voi che Dio vi perdoni i vostri peccati? Egli è indulgente, e misericordioso. 23. Quei che accusano le donne virtuose, donne credenti, le quali (forti della loro coscienza) non si curano delle apparenze, saranno maledetti in questo mondo, e nell'altro; avranno un gastigo terribile. 21. Un giorno la loro lingua, le loro mani, ed i loro piedi deporranno contro di loro. 25. In quel giorno Dio salderà i loro debiti con esattezza; riconosceranno allora che Dio è la verità stessa. 26. Le donne impudiche sono fatte per "li uomini impudici; gli uomini impudici son fatti per le donne impudiche, le donne virtuose per gli uomini virtuosi, e gli uomini virtuosi per le donne virtuose. Saranno giustificati dei propositi calunniosi; l'indulgenza di Dio, e doni magnifici loro appartengono. 27. 0 credenti ! non entrate in una casa straniera senza domandarne il permesso , e senza salutare quei che l'abitano. Ciò vi varrà meglio. Pensateci. 2K. Se non ci trovate veruno, non entrate, a meno cho non vi sia stato permesso. Se vi si dirà : Sortite, sortitene tosto. Ne sarete più puri. Dio conosce lo vostre azioni. (1) Queste parole devono esserdirette a Maometto, alla sua famiglia, ed a Safvan, poiché la propagazione ili queste calunnie non è servita che a meglio stabilire l'innocenza, e l'onore degli uni e degli altri. (2) S'intende, con ilei spergiuri. (5) Fra le persone clic avevano calunniato Aichà vi era un uomo parente di Aliti- Mr id quale questi faceva molto bene. Abubekr voleva togliergli i suoi appuntamenti per punirlo. Maometto l’interdisse con questo versetto. 476 I L CORANO, 29. Non sarà male s'entrerete in una casa cho non è abitati. . tenervioi liberamente. Dio conosce ciò che producete nuióspm.»» J !0 ,1!1' tenete celato. 1 e Premente, e ciò elio 30. Comanda ai credenti di abbassare i loro sguardi. e dWo.- r... e no più puri. Dio sa tutto ciò che fanno. ' Saran~ 31. Comanda alle donne che credono, d'abbassare gli ooclù nd-«««.>. .. .• di non lasciar vedere de’loro ornamenti, che ciò clic è all'esteriore ili prire il lor petto con un velo, di non far vedere i loro ornamenti ch'ai iomma" riti, od ai lor padri, o ai padride'lor mariti, ai loro figli od ai fielide'lor im riti, ai lor fratelli od a'flgfi do loro fratelli, ai figli delle lor sorelle od alle ino" gli di questi, od:ai loro schiavi, od a’doinestici maschi che non han bisogno di donne, od ai fanciulli che non distinguono ancora le parti del sesso femminino. Che le donne non muovano i piedi in guisa da far vedere i loro orin- irienti nascosi. Volgete il vostro cuore a Dio, affinchè siate felici 32. Ammogliate quei che non sono ammogliati ; i vostri servi probi colle vn stre serve; se saranno poveri, Dio li farà divenire ricchi ; poiché è immenso e btL tutto. 33. Quei che non possono trovare un partito (a cagione della loro novertiU vivano nella continenza finché Dio li abbia arricchiti col suo favore. Se uual- cuno de vostri schiavi vi domanda la sua libertà in iscritto, dategliela se lo credete di meritarla. Dategli alcuna parte di que'beni che Dio v'ha accordati, non obbligate le vostre serve a prostituirsi per guadagnarvi i beni passeggeri di questo mondo, se desiderano conservare la loro pudicizia (2). Se vi fossero costrette da qualcuno, Dio le perdonerebbe a cagione di esservi state costrette. Egli è indulgente, e comp;itisce. 3i. Noi abbiamo rivelato de'versetti che vi spiegano tutto chiaramente con esempi tratti da quei eli hanno esistito prima di voi, e che sono un avvertimento per chi teme Dio. 33. Dio è la luce de’cieli e della terra. Questa luce rassomiglia ad una face face situata in un cristallo, cristallo simile ad una stella splendente; questa face si accende coll olio dell'albero benedetto, di quell albero d’oliva che non è nè dell Oriente nè dell'Occidente, od il cui olio splende anche senza ch'il fuòco lo tocchi. E luce sopra luce. Dio conduce chi vuole verso la sua luco, e propone agli uomini delle parabole ; poiché conosce tutto. 36. Nelle case che Dio ha permesso d’erigere acciò il suo nome vi sia ripetuto ogni giorno, mattina e sera, 37. Celebrano le sue lodi uomini che il commercio e gli affari non distragso- iio dal ricordarsi di Dio, dalla stretta osservanza della preghiera, edeli'elemo- sina. Essi temono il giorno in cui i cuori o gli occhi degli uomini saranno in confusione; 38. (Giorno che Dio ha stabilito) per ricompensare tutti gli uomini secondo le loro opere, c per colmarli dosimi favori. Dio dà l'alimento a chi vuole, e senza tenerne conto. 39. Per gl'increduli, le lore opere saranno corno quel riflesso del deserto, che 1 uomo assetato prende per acqua linchè v'accorre, o non trova nulla. Ma troverà dinanzi a lui Dio clic salderà il suo conto. Dio è esitilo ne’suoi conti. 10. Le loro opere rassomigliano ancora alle tenebre sopra un mare profondo in tempesta; altre onde s'inalzano, e poi una nube e poi tenebre sopra tene- (') Come gli anelli, e non gli ornameli li che portano alle gambe. (2) Questo passo è diretto contro un tal Abdallah Ehi DI,Imi, clic aveva sei conni- „n'eJ v"a^C; C^‘,le «stringeva a prostituirsi, ed a recargli il denaro clic guadagnerebbe! o con tale vergoguoso commercio. CAPITOLO XXIV. <77 bre; l'uomo stende la sua mano, e non la discerne. Se Dio non dà la luce all'uomo. dove la troverà mai’ .i i. Non hai tu considerato che tutto ciò ch’è ne’cieli, e sulla terra pubblica le lodi di Dio, ed anche gli augelli stendendo le loro ali? Ogn'esseresa la preghiera , ed il racconto delle sue lodi; Dio conosce le loro azioni. n .4-2. A Dio appartiene il regno de'cieli, e della terra. Egli ù il punto dove tutto viene a finire. i:(. Non hai tu considerato come Dio spinge leggermente le nubi, corno le riunisce, e le amassa? Quindi vedi sortire dal lor seno una pioggia abbondante;, si direbbe clic fa scendere dal cielo montagne pregne di,grandine di cui colpisce chi vuole, e risparmia egualmente chi vuole. Poco manca che il lampo del fulmine non tolga la vista agli uomini. 44. Dio fa succedere regolarmente il giorno, e la notte. Vi è certamente in ciò un esempio che colpisce gli uomini dotati d'intelligenza. Ha creato tutti gli animali, gli uni camminano col loro corpo, "li altri su due piedi, gli altri su quattro. Dio crea ciò che vuole , poich’è onnipotente. -io. V’abbiamo rivelato dei versetti che vi spiegano tutto chiaramente. Dio dirige quei che vuole nella strada retta. -M>. Dicono (gl'ipocriti) : Abbiamo creduto in Dio, e nell'apostolo, ed obbediremo. Poi una parte di loro torna indietro, e non sono credenti. ■17. Quando si chiamano dinanzi a Dio, ed al suo apostolo acciò si decidano, ecco cli’una parte di loro s'allontana, e si devia. •18. Se fossero dal lato della verità, obbedirebbero, e verrebbono a lui. 49. Hanno forse un'infermità nel cuore, oppure dubitano, o temono che Dio, e il di lui apostolo gli ingannino? No, ma sono malvagi. 50. Che cosa dicono i credenti quando si chiamano dinanzi a Dio, ed al suo apostolo, affinché decidano fra loro ? Dicono : Abbiamo inteso, ed obbediamo. E saranno felici. 81. Chi obbedirà a Dio ed al suo profeta, e chi lo temerà, sarà del numero dei beati. 32. Hanno giurato per il nome di Dio, il più solenne dei giuramenti, che se tu comandassi loro di andare a combattere, lo farebbero. Di’loro: Non giurate; ò l’obbedienza che ha merito. Dio conosce le vostre azioni. 33. Di'loro : Obbedite a Dio, ed all'apostolo. Se rivolgete le spalle ( non gli si domanderà conto ) ; si attendono da lui le sue opere, siccome da voi le vostre. Se obbedirete, sarete diretti. La sola predicazione palese spetta all’apostolo. 54. Dio ha promesso a quei ch'avran creduto, e praticate le buone opere, di costituirli eredi di questo paese, siccome ha fatto succedere i vostri antenati agl'infedeli che l'han preceduti ; ha loro promesso di stabilire solidamente questa religione nella quale si sono piaciuti, e di cambiare la loro inquietudine in sicurezza. Essi m’adoreranno, o non m’associeranno alcun altro essere nel loro culto. Coloro che, dopo questi avvertimenti resteranno infedeli, saranno emoj. 55. Osservate esattamente la preghiera, fate l'elemosina, obbedite all'apostolo, e proverete la misericordia di Dio. 56. Non crediate che gl'infedeli possano fiaccare la potenza di Dio sulla terra, essi ch'avranno il fuoco per dimora. E che soggiorno spaventevole ! 57. 0 credenti ! 1 vostri schiavi, ed i fanciulli che non hanno ancora l'età della pubertà, prima d’entrare nelle vostre abitazioni dovranno domandammo il permesso , e ciò tre volte nel giorno : prima della preghiera dell'aurora. quando togliete le vostre vesti al mezzo giorno, e dopo la preghiera della sera: queste tre epoche devono essere rispettate per decenza. Non sarà alcun 178 IL

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