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CAPITOLO XXVII. 189 2-20. Che dicono ciò che non ranno? 227. Meno quei ch'han creduto, che praticano il bene, e clic ripetono continuamente il nome di Dio (I), . 2-28. Clie si difendono quando sono attaccati : poiché quei clic attaccano i primi apprenderanno un giorno qual sorte sarà loro riservata. CAPITOLO XXVII. LA FORMICA (2). Dalli alla Mecca. — 03 Ventili. In nome di Dio clemente, e misericordioso. 1. T. S. Sono questi i segni del Corano, e del Libro evidente. 2. Servono di direzione, ed annunziano felici notizie a'eredenti, 3. Che osservano la preghiera, fanno l'elemosina, e credono ferinamente alla vita futura. 4. Per quei che non credono alla vita futura, abbiamo abbellite lo loro opere ai loro propri occhi ; resteranno stupefatti (il giorno del giudizio). 6. Sono questi acuì è riservato il gastigo il più crudele; saranno i più infelici fieU’altro mondo. (>. Tu hai ottenuto il Corano dal Sapiente, dal Savio. 7. Mosè disse un giorno alla sua famiglia : Ho veduto del fuoco. Ve ne recherò le notizie; forse ve ne porterò un tizzo ardente, perch'abbiate di che riscaldarvi. 8. Vi andò, ed ecco eh'una voce gli gridò: Benedetto sia colui ch'ò nel fuoco, eil intorno al fuoco! Lodi a Dio padrone dell’universo ! 9. 0 Mosé! io sono il solo Dio potente e savio. 10. Getta la tua verga. (Mosè la cettò), e quando vide muovere un serpente, si pose a fuggirò senza volgersi indietro. 0 Mosè (gli fu gridato) non temere. Gl inviati di Dio non hanno alcuna cosa a temere da me, 11. Se non forse colui ch'ha commessa qualch'iniquità; ma se ha rimpiazzato il male col bene, io sono indulgente e misericordioso. 12. Metti la mano al tuo petto, c la ritirerai tutta bianca, senza cho sia per malattia (3). Sarà uno de’nove prodigi mandati contro Faraone ed il suo popolo ; ò un ponolo perverso. 13. Quando i nostri miracoli colpirono i loro occhi ad evidenza, dicevano. È senza dubbio magia. l i. Sebbene avessero acquistata la certezza della lor verità, li negarono per orgoglio, e per essere ingiusti. Ma considera qual fu la fine de'malvagi. 15. Noi demmo la scienza a Davidde. ed a Salomone (4). Essi dicevano : Lodi a Dio elio ci ha inalzati al disopra di tanti de'suoi servitori erodenti ! (1 Qucst'cccczionc è diretta ad alcuni poeti che avevano abbracciato l’islamismo. (2 11 titolo di quesla sorala è desunto dal versetto 18. (3 Cioè, che non era la lebbra. (4 Salomone (Soleiman) è riguardato da’inusulmani come un profeta e comeun re savio e potente. Lo splendore della sua corte, la magnificenza de'suoi palagi ? l'impero assoluto ch’esercitava sui veuti e sui genj, la scienza delle lingue di tutti gli esseri creati, ed insieme a tutti questi emblemi di grandezza, la sua affabilità, che spinse fino a trattenersi colla formica, ed accogliere graziosamente una coscia 19(1 IL CORANO, 16. Salomone fu l'erede di Davidde ; disse : 0 uomini! ci è stato appreso a comprendere il linguaggio degli augelli, o siamo stati ricolmi d'oeni S iH coso. Ciò ò un favore evidente (di Dio). . u snr*dl 17. Un giorno le schiere di Salomone, composte di geni, d'uomini si ri donarono dinanzi a lui, ed anche gli augelli ; tutti disposti sonaratjimpnt» IH. Quando tutto i|iicsto corteggio arrivò alla valle delle formiche imi (ivs se disse: 0 formiche! rientrate nelle vostre tane, per timore che SaìomnnA <" le sue schiere non vi calpestino per inavvertenza. ’ 19. E Salomone sorrise a queste parole della formica, e disse : Signore! IH cho io ti sia riconoscente per i benefizi di cui hai colmato me ed i miei padri- fa che nrntirhi il hp.nn noi- nim-prti pi! nccormamì una \. che pratichi il bene per piacerti, ed assegnami una parte della miseri»ordia di cui fai dono ai tuoi servi virtuosi. 20. Egli passò in rivista gli augelli, e disse : Percliò non veggo uni l’iinu- pa? perchè manca? 1 1 21 In verità, le inttgerò una punizione severa; l'ucciderò, a meno che non m adduca una qualche scusa legittima. 22. Infatti ossa non restò molto tempo a venire, e disse a Salomone • Ho appreso ciò che tu non sai; io vengo da Saba con notizie positive. 23. Ilo trovato una donna che regna sugli uomini ; ella possiede ogni sorta di beni, ed ha un gran trono. (I) 21. Ilo veduto cli'essa, ed il suo popolo adoravano il Sole a fianco di Dio : Satana lor fece credere belle le loro opere; li ha distolti dalla vera via, di modo che non son diretti, 2“>. E non adorano quel Dio che fa vedere chiaramente i segreti dei cieli, e della terra, che conosce ciò che tenete nascosto, e ciò che mettete al pubblico ; 26. Il Dio unico possessore del gran trono. 27. Vedremo, disse Salomone, s'hai detto il vero o mentito. 28. Vanno con questa mia lettera; consegnala, e poniti in disparte; sentirai cosa risponderanno. te, e misericordioso, 31. Non vi sollevate contro di me; venite piuttosto a me, abbandonandovi intieramente (a Dio). (2) 32. Signori, disse la regina, consigliatomi : io non deciderò niente senza di voi. 33. Noi siamo forti, o da intimorire, risposero, ma spetta a te il dare gli ordini ; tocca a te a decidere ciò che vorrai comandarci. 31. Quando i Re entrano in una città (disse la Regina) devastano, e fanno de'suoi più considerevoli cittadini i più miserabili. È cosi che agiscono. di grillo che gli fu offerta da lei, tutto ciò fornisce agli autori orientali un interminabile soggetto di paragoni, e di allusioni. Maometto, che ha preso dai racconti ebrei le meraviglie dell istoria di Salomone, non sa nulla de’suoi traviamenti che lo fecero cadere nell'idolatria. Ved. cap. 58, vers. .Vi. Forse il profeta arabo ha creduto sopprimere, neU'interesse del culto ch’ei predicava, l'istoria della caduta d’un principe cosi celebre per la sua saviezza. Ved. cap. 7>i, vers. 11, 12, 13. (1) Secondo i maomettani, il nome di questa regina di Saba eia Balkis. il trono di cui si parla era d'oro o d'argento, lungo 80 misure (braccia dalla mano fino al gomito) largo 40, ed alto 30. lira ricoperto d’una corona di perle, e pietre preziose. (2| Le parole abbamloiuirsi a Dio le adottiamo piuttosto che a me, perciò si po- irebbe tradurre : Fatevi musuimani. Abbiamo Tallo osservare altrove clic Maometto cercava di collegare i suoi dogmi con quei degli antichi profeti d'Israele. CAPITOLO XXVII. IVI y5. Manderò de’doni, ed attenderò la risposta do'miei inviati.
- t(>. Allorché l’incaricato (della Regina) si presentò a Salomone, onesti eli
disse : Volete voi accrescere i miei tesori? Ciò che Dio in'ha dato vai più dei beni di cui v'ha arricchiti. Ma voi fate consistere la felicità nelle ricchezze.
- i". Ritorna al popolo che ti manda. L’attaccheremo con un esercito al quale non potril resistere. Li scacceremo dal loro paese avviliti, ed umiliati.
38. (Poi Salomone disse ai suoi) : Signori! chi di voi mi recherà il trono (dellaRegina) primachè vengauoessi stessi ad abbandonarsi alla volontà (di Dio? 39. Sarò io, rispose Ifrit, uno dei genj; io te lo recherò pria che tu t'alzi dal tuo sedile. Sono forte per farlo, e fedele. 40. (Un altro «renio) quegli che aveva la scienza del Libro (I). disseaSalomo- ne ) : Io te lo recherò prima che tu chiuda l'occhio (2). E nuando Salomone vide il trono dinanzi a lui, disse : Questa é una prova del favor di Dio; ei vuol vedere se sarò ingrato. Chi e riconoscente lo é per suo bene; chi è ingrato, Dio è ricco o generoso, e non sa che fare di lui. 11. Fate che non riconosca più questo trono. Vedremo so essa (la regina ) ò sulla via retta, e nel numero di coloro che non possono esser diretti. •12. E quando (la regina) si presentò a Salomone, le fu domandato : È quello il vostro trono? Ella rispose : Si direbbe che è quello stesso. Dunque noi avevamo ricevuto la scienza prima di lei, ed eravamo rassegnati alla volontà di Dio. ■13. Le divinità ch'essaadorava a fianco di Dio l'avevano smarrita, e fu nel numero degl'infedeli. •14. Le fu detto : Entrate in questo palazzo. E (piando lo vide, credeva che fosso un higo d'acqua, e ritirò le gambo. Salomone disse : ò un palazzo col pavimento di cristallo (3). ■45. Signore! io aveva agito iniquamente (adorando gl'idoli); ma ora mi rassegno, come Salomone, alla volontà di Dio, padrone dell'Universo. 10. Abbiamo mandato Saloli ai Theinuditi suoi fratelli, per far loro adorare Dio. Si divisero in due partiti. 17. Popolo mio! lor disse Saloli, perchè volete affrettare il male (del supplizio) piuttosto che il bene (delle ricompense)? Perchè non implorate il perdono di Dio, acciò abbia pietà di voi? 18. Abbiamo consultato su te ed i tuoi il volo degli augelli. La vostra fortuna (-1) dipende da Dio, rispose; voi siete un popolo che Dio vuol provare. 19. Vi erano nella città nove individui che commettevano degli eccessi nel paese, e non facevano alcuna buon'azione. 50. Si dissero fra loro : Giuriamo davanti a Dio d'uccidere nella notte Saldi e la sua famiglia; diremo quindi ai vendicatori del suo sangue : Noi non siamo stati presenti alla morte della sua famiglia ; diciamo la verità. 51. Misero in opera i loro artifizi, e noi i nostri, mentre essi non ci pensavano. 52. Considera qual'6 stata la fino de'loro strattagemmi ; li abbiamo sterminati assieme a tutta la loro nazione : (1) Ved. cap. 18, vers. 18, ecan. 72. (2 Cioè, prima clic tu chiuda rocchio e lo riapra. (3) 1 commentatori aggiungono elio Salomone non aveva fatto introdurre la regina nella sala di crislalloche per procurarle un'illusione, «1 assicurarsi, allorché ritirava le gambe, se le aveva simili a quelle d’una capra, come gli era stato riferito. (-1) Letteralmente : Il vostro augello è presso Dio. 192 IL CORANO, 53. Le loro case sono deserto perch'essi erano empi. Vi è in ciò un senno d avvertimento per chi intende. ^ ° 54. Salvammo quei ch'avovan creduto, e che temevano Dio. 55. Mandammo Loth che diceva al suo popolo : Commetterete nn'azionp infame? e pur lo sapete. w (lu^j<>-Avrete commercio piuttosto cogli uomini, che colle donne? voi siete per- E qual fu la risposta del suo popolo? Disser fra loro : scacciamo la fa- miCÌ i ('a"a nostra città; sono di quei che vogliono fare i casti.
- > • Salvammo la famiglia di Loth, meno la sua moglie, ch'avevamo destinata ad esser Ira quei elio restavano indietro.
59. Facemmo piovere una pioggia (di sassi). Quanto fu terribile la pioggia che cadde su quegli uomini che avvertivamo inutilmente! ,a ,!°> e P.ilce a> servi ch'ha eletti, dii merita la preferenza, Dio o gl idoli che gli associami? 01. Quegli che ha creato i cieli e la terra, cho vi manda l'acqua (col mezzo della quale facciamo produrre per voi questi ridenti giardini, poiché non siete voi che late crescere gli alberi) è forse un altro Dio fuori che il Dio unico’ L pure gli trovano degli eguali. 02. Quegli che stabili solidamente la terra, cho ha tracciato i fiumi, ohe ha fissate le montagne, che ha posta una barriera fra i due mari, è forse un altro Dio tuori che il Dio unico? h pure la maggior parte non lo comprende. 03. Quegli ch’esaudisce l'oppresso quando ricorre a lui, che lo libera da disgrazia, che vi ha stabiliti in sua vece sulla terra, é forse un altro Dio fuori che il Dio unico? Oh ! quanto riflettete poco! ri 1 perché gli 65. Quegli che produce la creazione, e la fa ritornar nel nulla, che vi manda dal cielo il vostro pane quotidiano , ò forse un altro Dio fuori del Dio uui- co? Di loro : Provatelo, se dite il vero. 66. Di' : Niun altro fuorché Dio, in cielo ed in terra ne conosce i segreti. Gli uomini non sanno 67. Quando saranno risuscitati. 08. Comprendono, per mezzo della loro scienza, la vita futura, ma ne dubitano, o piuttosto son ciechi. 09. Gl increduli dicono : Quando noi e i nostri padri diverremo pdlvere, é egli possibile che da essa ne sortiamo vivi? 70. Ci si prometteva un tempo, ed anche ai nostri padri; ma sono tutte favole d’urta volta. 71. Di'loro : Scorrete per il paese, e vedete qual’é stata la fino dei colpevoli. 72. Non l'affliggere della sorte che li attende, ed il tuo cuore non sia in pena per timore dello loro macchinazioni. 73. Vi domandano : Quando mai si verificheranno questo minaccio? ditelo, se siete sinceri. 74. Rispondi loro : Può essere che il supplizio che volete affrettare, vi sia alle spalle. 75. Il tuo Signore è pieno di bontà per gli uomini; ma la maggior parte d essi non é riconoscente. (1) Per la misericordia di Dio, bisogna qui intendere la pioggia. CAPITOLO XXVII. 103 70. 11 luo Signore conosce ciò che il lor cuore nasconde, e ciò che palesano [)ul>bli<:;imente. 77. Non v’è cosa nascosta ne'cieli, c sulla terra, clic non sia notata nel Libro dell'evidenza (I). 78. Il (Corano ) dichiara ai figli dIsraele la maggior parte degli oggetti delle loro dispute. 70. Il Corano serve di direzione ai credenti, e costituisce una piova della misericordia divina verso di loro. 8i). Dio pronunzierà il suo giudizio per decidere fra voi. L il Possente, il Savio. 81. Poni fiducia in Dio, poiché t'appoggi sulla verità evidente. 82. Tu non potresti far sentire ai morti; non potresti far sentire ai sordi l'appello (alla verità) (piando ti volgon le spalle. 83. Tu non sei la guida de’ciechi per impedire che deviino. Non potresti farti ascoltare fuorché da quei ch’hanno creduti»ai nostri segni, e che si rassegnano alla volontà di Dio. 8V. Quando la sentenza pronunziata contr’essi sarà vicino ad essere eseguita, faremo sortire dalla terra un mostro (2) che griderà loro : In verità gli uomini non hanno creduto fermamente ai nostri miracoli. 85. Un giorno riuniremo quei ch’han trattato i nostri segni di bugie; saranno situati separatamente 8<>. Finché compariscano dinanzi al tribunale di Dio, il quale dirà loro : Avete voi trattato di bugie i miei segni per non averli potuti comprendere , o avevate altro motivo per farlo? 87. La sentenza sarà eseguita in punizione della loro empietà, e non pro- nunzieranno una sola parola. 88. Non vedevan forse ch'abbiamo stabilita la notte come tempo di riposo, ed il giorno chiaro (per il lavoro)? Certamente, vi sono in ciò de'segni per un popolo che crede fermamente. 89. Il giorno in cui squillerà la tromba, tutto ciò che sarà nei cieli, e sulla terra sarà colpito da terrore, eccetto quei clic Dio vorrà (liberarne). Verranno tutti a prostrarsi dinanzi a lui. 90. Vedrai le montagne, che tu credi immobilmente fissate, correre come corrono le nubi. Sarà per opera di Dio, che dispone sapientemente ogni cosa. Egli è istrutto di tutte le vostre azioni. 91. Chiunque si presenterà con buone opere fatto, ne ritirerà i vantaggi. Coloro andranno esenti d'ogni spavento. # 92. Quei che non recheranno cho i lor peccati saranno precipitati colla l'accia nel fuoco. Sareste mai ricompensati diversamento che secondo le vostre opere ? (1) Il Libro dell'evidenza, o il Libro evidente è un libro custodito ili cielo, e dove sono notali tutti i decreti che governano il Mondo. 11 Libro evidente è anche uno dei nomi del Conino. (2) Il mostro, la bestia di cui si tratta in questo versetto si chiama in arabo el-jcs- saxa, lo spione. I commentatori danno dei dettagli sulla grandezza, e la l'orma della l>estia, licitagli che fanno rimontare sia a Maometto, sia ;ul Alj, sia ad Abtihorcira compagno del profeta. Così il mostro deve avere sessanta braccia di lunghezza; ha la testa del toro, gli occhi del porco, l'orecchia dcH'elefante, le corna del cervo , il collo di struzzo, il petto di leone, la coda di castrato, le unghia di cammello. Non si |«>lrcbhe raggiungere nella sua corsa, nè fuggire essendo inseguiti, ligli sortirà, secondo la tradizione, da una delle grandi moschee. Omettiamo una quantità d’altre versioni, iu cui le proporzioni del mostro sono anche più esagerat