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e. «)3. Ilo ricevuto ordine d'adorare il Signore di questa contrada mici lìm I ha santificala ed a cui tutto appartiene. Ho ricevuto ordine d'èssere rJwS guato al di lui volere, ISS6' 94. E di raccontare il Corano agli uomini. Chi si dirigerà nella via retta in farà per suo proprio bene ; se ve ne sono che restan smarriti di'loro • I» non ho altr incarico elio d avvertirvi. ' 11 95. [>i : Lodi a Dio! Egli vi darà in breve delle prove della sua possanza .> voi non potrete negarle. Il tuo Signore sta in attenzione di ciò cho fate. CAPITOLO XXVIII. l’istoria (I). Dato Sita .Mecca. — 88 Versetti. In nome di Dio clemente e misericordioso. 1. T.S. M. Ecco i segni del Libro evidente. 2. Ti racconteremo con verità alcuni traiti della storia di Mosè, c di Faraone per (istruzione) de’credenti. 3. Faraone divenne potente nel paese (d'Egitto) e fu causa della divisiono del suo popolo in più partiti; egli no opprimeva una porzione, faceva uccidere 1 ,° e non risparmiava che le nonne. Era un uomo perverso. 4. Noi volemmo colmare di favori gli abitanti dol paese, ch'orano oppressi • volemmo sceglierli per capi della religione, c stabilirli eredi dol paese. 3. \ olemmo fissare la loro potenza nel paese (2), e fai- provare a Faraone a Haman (3) ed alle loro annate, i mali che temevano. <i. Ecco ciò che rivelammo alla madre di Mosè : Allattalo, e so tomi por lui gettalo nel mare, o cessa di temere; non to n'affliggere, giacché to lo renderemo un giorno, e; lo l'arem nostro apostolo. 7. La famiglia di Faraone raccolse il fanciullo, cho divenne più tardi il loro nemico, e la loro afflizione. Certamente, Faraone, Haman, e Io loro schiere, erano de’peccatori. 8. La moglie di Faraone gli disse un giorno : Questo fanciullo sarà la nostra consolazione (4); non l'uccidete, forse chi sa che non ci sia utile; adottiamolo por nostro figlio. Essi non sapevano nulla. 9. Il cuore della madre di Mosè fu oppresso dal doloro; poco mancò che non discoprisse la di lui origine; se non avessimo consolidato il suo cuore af- flnch'essa ancora fosse credente (l'avrebbe fatto). 10. Disse alla sua sorella : Seguito il fanciullo. Essa lo sorvegliava da lungi senz'essere veduta. H. Noi ^'impedimmo di trovare nutrici straniere, fino al momento in cui la sorella di sua madre sopraggiunse dicendo alla famaglia di Faraone : Voleto (1) Il titolo di questa sorata ò desunto dal versetto 23 nel quale traduciamo la iarda kasas per avventure. (2) È la maniera con cui Maometto intende l'istoria degl’israeliti. Abbiamo veduto passi analoghi a questo nel cau. 2, vers. 38. (5) Secondo il Corano, Haman è il Visir ili Faraona. (i, Letteralmente : Sarà la freschezza dell'occhio per me e per te.I parenti si servono di quesla frase, come un'espressione ili tenerezza e di affezione, parlando ai tìgli. Ved. cap. 10. vers. ili, nota. CAPITOLO XXVIII. 105 ch'io v'insegni una casa dove se n'incaricheranno, e gli vorranno bene? ( Vi consentirono). 1-2. Cosi noi lo rendemmo a sua madre, aflìuchè i suoi occhi rattristati si consolassero, che non salii ingesso più oltre, ed imparasse che le promesse di pio sono immancabili. Ma la maggior parte degli uomini non Iosa. 13 Quando Mosè fu giunto all'età della maturità, e della [orzargli demmo la saviezza, e la scienza; cosi noi ricompensiamo gli uomini virtuosi. li. Un giorno egli entrò nella città senza che Cosse stato osservato, e vide due uomini alle prese fra loro; l'uno era della sua nazione, l'altro era suo nemico (egizio). Quel della sua nazione gli chiese aita contro cojui della nazione nemica. Mosè lo percosse con un pugno, e l'uccise ; ma (tornato in calma) disse : È un’opera di Satana; questi è un nemico che ci devia evidentemente. 15. Signore, disse, ho agito male verso me stesso, perdonami. E Dio gli perdonò, poiché è indulgente e misericordioso. 16. Signore, disse, poiché tu sei stato benefico per me, io non difenderò mai i colpevoli. 17. L'indomani egli percorreva la città tremante, e guardando da ogni parte, quand’ecco l'uomo, cui avea recato ajuto la vigilia, chiamavaio gridando. Tu sei sicuramente un sedizioso, gli disse Mosè. IH. E quando volle respingere colla forza il loro nemici} comune, ( il suo concittadino) gli disse : Vorrai uccidermi, come uccidesti jeri un altro? Vuoi dunque divenire tiranno in questo paese? Non vuoi, a quel che si vede, esser dei giusti? li). Un uomo accorso daU'estremit& della città gli disse : 0 Mosè, i grandi deliberano di farti morire. Parti, te lo consiglio in amicizia. 2». Mosè parti tutto tremante, e guardandosi intorno: Signore, gridò, liberami dalle mani dei malvagi. 21. Si diresse dalla parte di Madian, e disse : Forse Dio mi dirigerà nella via retta. 22. Giunto alla fontana di Madian, vi trovò una turba di persone che abbeveravano (i loro armenti). 23. E da una parte vide due donne che allontanavano il loro armento. Che fate qui? domandò loro. Abbevereremo le nostre pecore, risposero, quando i pastori saranno partiti. Nostro padre è un vecchio rispettabile (1). 21. Mosè fece bere il loro armento (2), ed essendosi ricoverato all'ombra gridò : Signore, io manco di questo bene che mi hai fatto quivi incontrare (3). 23. I na delle due tiglie tornò a lui, ed avvicinandosi modestamente "li disse: Mio padre ti chiama per compensarti di averci abbeverato il nostro bestiame. Mosè vi andò, e gli racconto le sue avventure. Cli rispose ( il vecchio) : Non temer nulla, eccoti liberato da'malvagi. 20. Una delle figlie disse allora a suo padre : Padre mio ! Prendi quest'uomo al tuo servizio, giacché non potresti scegliere meglio che prendendo uu uomo robusto, e fidato. • 27. Voglio darti iu matrimonio (disse il vecchio) una delle mie due lìglie che vedi, a condizione che mi servirai per otto anni. Se vorrai andare fino a dieci, sarà a tuo arbitrio. Non ostante non voglio importi alcuna cosa onerosa, c, se piace a Dio, mi troverai sempre ragionevole. (I) Si può anche tradurre : nostro padre è un Clieikh, cioè un capo potente. (2 Togliendo un’enorme pietra che cuopre ordinariamente le cisterne. (.-> Mosè accenna qui il desiderio che avrebbe di sposare una donna come quelle che avea vedute. 190 IL C ORANO, hmquo sani il to impegni 28. Siamo d'accordo, rispose Mosè; e qualunque surà il tonino die vi reste,/, non commetterò veruna colpa. Dio stesso e garante de'miei impegni. 21). Quando Mosè ebbe compito un certo tempo al servizio del suo nim-Pr parti colla sua famiglia. Tutto ad un tratto vide un fuoco dalla parUi delKon’ taglia, e disse : Attendete qui un istante, ho veduto un fuócSt\ado ter re‘ canone le nuovo, o vi recherò un tizzo per riscaldarvi. ' 30. E quando fu (al luogo del fuoco) una voce gli gridò dalla narte , valle, nella pianura benedetta, dal fondo duna boscaglia: 0 Mosè' io sono ìi Dio padrone dell'universo. 0 u 31. Getta il tuo bastone. E tostochè Mosè l'ebbe gettato, il vide agitarsi coni un serpente, o si pose a fuggire senza rivolgersi indietro. 0 Mosè Mi grido una voce, avvicinati ad esso, non temer nulla, tu sei in sicuro. 32 I oni la mano al tuo petto, ossa sortirà tutta bianca senza che sia attaccata da alcun male (I), e quindi ritirala a te (rivenendo) dal tuo spavento Saranno duo segni del tuo Signore presso Faraone, od i grandi del suo regno' L un popolo perverso. ° ° 33. Signore replicò Mosè, ho ucciso uno di loro, c temo che mi uccidano. 3i. Mio /rateilo Aronne ha la tavella più facile di me; mandalo con me per sostenermi ed appoggiarmi, e confermare le mio parole, poiché temo che mi trattino da bugiardo. 35. Noi fortificheremo il tuo braccio per mezzo del tuo fratello, gli disse Dio; vi daremo tal poterò, che (gli Egizj) non potranno mai giungere alla (possanza) de nostri miracoli. Voi, e quei che vi seguiranno, sarete i più forti. 36. Quando Mosè comparve dinanzi a loro munito de'nostri segni evidenti gridarono : Non è che magia recentemente inventata; non ne abbiamo inteso punto parlare ai nostn antichi padri. 37. Dio, mio Signore, lor rispose Mosè, sa meglio di tutti a chi ha dato la direzione, e chi di noi possiederà il soggiorno eterno, poiché egli non fa prosperare i malvagi. 38. Faraone allora disse ai grandi (del regno) : Voi non avete, ch'io sappia, altro Dio che me; e tu, Haman, fa cuocere dei mattoni di terra, e fabbricami un palazzo,' acciò io salga verso il Dio di Mosè (o ino no assicuri da me stesso) perche credo ch'ei mentisca. 39. Faraone, ed i suoi guerrieri erano pieni d'orgoglio nel paese d'Egitto, ed avevano torto; credevano che non sarebbero giammai condotti dinanzi a noi. 40. Ma noi cogliemmo lui, ed i suoi guerrieri ; li precipitammo tutti nel muro. Considera ora qual’è stata la fine di que’perversi. ■il. Ne abbiam fatti dei capi che chiamano (e conducono) al fuoco. 11 giorno della resurrezione non troveranno ajuto. •12. In questo mondo abbiamo attaccata la maledizione (ai loro nomi), e saranno vituperati il giorno della resurrezione. 43. Demmo a Mosè il Libro (il Pentateuco) dopo aver distrutte lo generazioni precedenti; erano tanti esempj d'avvertimento per gli uomini, erano la direziono, o la prova della nostra misericordia; forse vi mediteranno. ii. Tu non ori (o Maometto) dalla parte occidentale del monte Sinai quando ordinammo la missione di Mosè ; tu non eri presento. i.">. Abbiamo fatto sorgere molte generazioni dopo Mosè; la loro vita era di lunga durata; tu non ti sei trattenuto fra i Madianiti por raccontar loro i nostri insegnamenti (i nostri miracoli); ma noi vi mandammo degli apostoli. (I) Ved. cap. 27, vers. 12. CAPITOLO XXVIII. 197 .16. Tu non cri sul pendio del monte Sinai aliando chiamammo Mosè; si è per effetto della misericordia del tuo Signore che tu predichi ad un popolo che non ha avuto alcun apostolo, prima di te, per chiamarlo a rillettere;. 17. Acciò non dicano quando li colpirà la disgrazia: Signore,perché non ci hai mandato un apostolo?avremmo seguito i tuoi segni, ed avremmo creduto. 18. Ma allorché appresero la verità, che lor veniva da noi, dissero : Perché non gli è stato dato ciò ch'è stato accordato a Mosè? E non hanno-forse negato il Libro dato a Mosè? E non dicono forse : 11 Corano, ed il Pentateuco sono due opere di stregoni ches'ajulano fra loro. Noi non crediamo nè l'uno, ni l'altro. to. Di'loro : Recate dunque un altro libro che sia una miglior guida di que’due, ed io lo seguirò se siete veridici. 50. E se non lo faranno, sappi che non seguono che le loro inclinazioni. Or dunque, evvi un uomo più smarrito di colui che segue le proprie inclinazioni senz'alcuna direzione da parte di Dio? E certamente Dio non dirige i malvagi. RI. Noi abbiamo fatto sentire ad essi la nostri parola, aflinchè riflettano. 52. Quei a cui abbiam dato le Scritture prima «ressi, vi credevano. R3. Quando loro le reciti, dicono : Crediamo a questo Libro, perch’è la verità che viene dal nostro Signore. Eravamo Musulmani prima della sua venuta. ‘ii. Questi avranno donpia ricompensa, perchè soffrono con pazienza, perché respingono il male tacendo il bene, e perchè fanno generosità coi beni che abbiam loro accordati. 53. Se sentono un discorso frivolo, s'allontanano per non sentirlo, e dicono (a quei che lo fanno) : Le nostr’opere a noi, a voi le vostre. La pace sia con voi ; noi non curiamo d'essere cogl'insensati. 56. Non sarai tu che dirigerai coloro che ti piacerà, è Dio che dirige chi crede; egli conosce meglio di tutti quei che seguono la buona strada. 57. Dicono (i Mecchesi) : Se ti seguiremo . saremo scacciati dal paese. Non abbiam noi stabilito per loro un recinto sagro e sicuro, dove i frutti d'ogni specie, che loro abbiam dati per nudrirli, acuiscono da ogni lato? Ma la maggior parte degli uomini non sa nulla. .‘•8. Quanto città non abbiam distrutte i cui abitanti vivevano nell'abbondanza? Voi vedete le loro abitazioni; sono quasi deserte, e noi le abbiamo ereditate. 59. Il tuo Signore non ha mai distrutte città prima d'avervi mandato un apostolo a ricordar loro i suoi comandamenti. Noi non abbiamo esterininate clic le città i di cui abitanti erano empj. 60.1 beni che vi sono stati compartiti non sono che un godimento (temporaneo) di questo mondo, e (come) un ornamento; ma ciò che Dio tiene in riserva vai più, ed è più durevole. Non lo comprenderete? 61. Colui a cui abbiamo fatto brillanti promesse, e che le otterrà, sarà forse eguale all'uomo al quale abbiam fatto godere i beni ili questo mondo, che il giorno della resurrezione sarà condotto cogli altri ( dinanzi a Dio)? 02. Quel giorno Dio griderà loro : Dove sono i miei compagni che voi v'immaginavate (esistere ) ? 63. Allora quei su i quali la sentenza sarà pronunziata diranno : Signore, noi abbiamo deviati questi uomini; noi li abbiamo indotti nell'errore, com’e- ravamo noi stessi. Non siamo colpevoli verso di te. Essi non adoravano noi, ( ma le lor proprie passioni ). 01. E sarà detto (agli uomini): Chiamate i vostri compagni. Essi li chiamano: ma questi non rispondono loro; vedranno i supplizi ad essi riservati, desidereranno allora aver seguita la strada retta. 108 II. CORANO, OK. Uuei giorno Dio griderà loro: Che avete risposto ii'nosti'inviati ? 60. Si ricorderanno in quel giorno ogni cosa confusamente : non nòti neppure domandarselo 1 un l'altro. 1 UJIino 07. Ma ohi si sarà convertito, chi avrà creduto e praticato il bene <in i se nel ninnerò de'beati. ’ 0I_ ,C8'!'ll,n Signore crea ciò che gli piace, ed agisce liberamente: ma csm i i lalsi Dii) non hanno volontà. Gloria a lui! esso è troppo al disopra de'li che gli si associano: co" esseri 69. Il vostro Signore conosce ciò che nascondete in cuore, e ciò che fain palesemente. u 70. Kgli è il Dio (unico), non v’è altro Dio cho lui ; ad esso appartiene la glormin questo mondo, o nell'altro ; ad esso il potere supremo : voi tornere- 71. Di loroI : Che ve ne pare? Se Dio volesse ordinare una notte eterna, e i i . fe il1 f>‘orno della resurrezione, qual altro Dio fuorché lui vi Ja- rebbe la luce? Non I in tenete? 7-2. Di'loro ancora : Che ve ne pare? Se Dio volesse ordinare un giorno eterno, e tarlo durare Imo a quello della resurrezione, qual'altro Dio fuorché lui vi manderebbe la notte per riposarvi ? Non lo comprendete? 73. Ma Dio, per sua misericodia, vi ha dato la notte, ed il giorno, ora per riposarvi, ora per reclamare dalla di lui bontà le ricchezze (col lavoro ). e ciò allineili; siate riconoscenti. li. Egli griderà loro un giorno : Ove sono i mici compagni, quei che v'immaginavate (essere Dii con me)? 75. Faremo venire uu testimonio d'ogni nazione, e diremo : Recateci le prove. E sapranno che la verità non è che con Dio; i Dii ch'avevano inventati spariranno. 70. Karun era del popolo di Mosè(l); ma agiva iniquamente verso i suoi con- cittadini. Gli avevamo dato tanti tesori, che le loro chiavi avrebbero notato ap- pena esser portate da una turba d’uomini robusti. 1 suoi concittadini gli dicevano : Non ti gloriare de’tuoi tesori, perchè Dio non ama chi si gloria. 77. Cerca di guadagnare co'beni che Dio t'ha dati il soggiorno dell’altro mondo ; non iseordare la tua tangente in questo mondo, e sii benefattore verso gli altri siccome Dio lo è stato verso di to: bada ili non commetter eccessi sulla terra, perché Dio non ama quei che commettono eccessi. 7X. Ilo ottenuto (tulto quel che ho) dalla scienza che posseggo io solo |2). Non sapeva forse che Dio aveva distrutto prima ili lui tanto generazioni d'uomini più terribili per la loro forza, e più considerevoli per il lor numero (3) ? (\) Karun, Coreo della Bibbia, le di cui ricchezze sono passale in proverbio, presso i musulmani, aveva secondo i commentatori fabbricato un palazzo tutto ricoperto d'oro; le porte erano d'oro massiccio. Le sue ricchezze l'avevano reso insensibile all'altrui miserie, e la sua insolenza andò tino a largii ordire una trama contro Mosè. Questi domandò a Ilio di liberamelo, e Dio accordò a Mosè di dare alla terra qnolPordine che vorrebbe. Mosè ordinò alla terra d’ingojare Karun coi suoi palazzi, e tesori. I.a tradizione aggiunge elio a misura che la terra inghiottiva Karun , prima (ino alle ginocchia, poi ai fianchi,poi al collo, gridò per quattro volte a Mosè d'aver pietà ili lui, e di perdonargli, al clic questi fu inesorabile. Dice ancora che Dio ne facesse un rimprovero a .Mosè per la sua crudeltà in lai modo : Ka- run ba quattro volle imploralo il tuo perdono, e tu non l'hai ascoltalo; se me l'avesse solamente chiesto una volta, l'avrei perdonato. |2) Questa scienza era l’alchimia. (5) Karun allettava un gran lusso; montava una mula bianca, coperta con una gualdrappa d'oro. Egli stesso era vestito di porpora; e sortiva sempre accompagnalo- da quattro mila cavalieri, tulli ben montali e riccamente vestiti.