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Traduzione dal greco di Angelo Maria Ricci (1824)
Antichità
Questo testo fa parte della raccolta Le odi di Anacreonte e di Saffo


DEFINIZIONE DELLA BELLEZZA


Da un Frammento.


È la bellezza
     Che il cor ne infiamma,
     Celeste fiamma,
     4Sottil vapor.
     Altri la credono
     La fiamma pura,
     Onde Natura
     8Piacque ad Amor.

Luce vaghissima
     Altri la vuole,
     Che pria del Sole
     12Nel ciel brillò.
     Altri l’essenza
     De’ gigli Eoi,
     Che sovra noi
     16L’Alba versò.


Altri il collirio,
     Di cui s’infiora
     La bionda Aurora
     20Le gote e il crin.
     Altri aromatica
     Soave orezza,
     Che dolce olezza
     24In sul mattin.

Altri del fulmine
     Lenta scintilla;
     Altri favilla
     28Del primo amor.
     Altri pellucida
     Fiammella viva,
     Che circoscriva
     32Fra l’ombre i fior...

Ma la bellezza
     Che cosa è mai?...
     Se tu noi sai
     36Lide, e chi ’l sa.
     Dillo... Ed ingenuo
     Poi, se il permetti,
     Dirò gli effetti
     40Di tua beltà.

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