< Don Giovanni < Atto Secondo
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Atto Secondo - Scena seconda Atto Secondo - Scena quarta

Donna Elvira e detti

Donna Elvira

Eccomi a voi.

Don Giovanni

(Veggiamo che farà.)

Leporello

(Che bell’imbroglio!)

Donna Elvira

Dunque creder potrò che i pianti miei
abbian vinto quel cor? Dunque pentito.
l’amato Don Giovanni al suo dovere
e all’amor mio ritorna?

Leporello (alterando sempre la voce)

Sì, carina!

Donna Elvira

Crudele, se sapeste
quante lagrime e quanti
sospir voi mi costaste!

Leporello

Io, vita mia?

Donna Elvira

Voi.

Leporello

Poverina! Quanto mi dispiace!

Donna Elvira

Mi fuggirete più?

Leporello

No, muso bello.

Donna Elvira

Sarete sempre mio?

Leporello

Sempre.

Donna Elvira

Carissimo!

Leporello

Carissima! (La burla mi dà gusto.)

Donna Elvira

Mio tesoro!

Leporello

Mia Venere!

Donna Elvira

Son per voi tutta foco.

Leporello

Io tutto cenere.

Don Giovanni

(Il birbo si riscalda.)

Donna Elvira

E non m’ingannerete?

Leporello

No, sicuro.

Donna Elvira

Giuratelo.

Leporello

Lo giuro a questa mano,
che bacio con trasporto, e a que’ bei lumi...

Don Giovanni (fingendo di uccidere qualcheduno)

Ah! eh! ih! ah! ih! ah, sei morto...

Donna Elvira e Leporello

Oh numi!
(Fuggon assieme.)

Don Giovanni

Ha, ha, ha! Par che la sorte
mi secondi; veggiamo!
Le finestre son queste. Ora cantiamo.
(Canta accompagnandosi col mandolino)
Deh, vieni alla finestra, o mio tesoro,
Deh, vieni a consolar il pianto mio.
Se neghi a me di dar qualche ristoro,
Davanti agli occhi tuoi morir vogl’io!
Tu ch’hai la bocca dolce più del miele,
Tu che il zucchero porti in mezzo al core!
Non esser, gioia mia, con me crudele!
Lasciati almen veder, mio bell’amore!

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