Questo testo è incompleto.
Le du' mosche Er rimedio der cazzo
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti romaneschi/Sonetti dal 1828 al 1847

ER CURATO.

     Ch’edè1 er Curato? È un pezzo de carnaccia
Co nnove bbusci2 messi in zimmetria.
Li primi dua je serveno de spia
Pe’ ssapé ddove ha da slongà lle bbraccia.

     Dua più ssotto, poi fà cquer che sse sia,3
Che ttanto a ccasa tua lui sce li caccia.
Dua sò uperti a cchi jj’empie la pilaccia,4
E un antro5 è ppe’ pportà la carestia.

     L’ottavo, nero nero e ffonno fonno,
Sta llì ammannito per rriempì ’ggni tanto
De puzza-e-vvento e dde rimore6 er Monno.

     E ll’urtim’è ppe’ ffà vvienì le dojje,
Sempre in vertù de lo Spiritossanto,
Drento a la panza de le nostre mojje.

13 novembre 1833

  1. Che è.
  2. Buchi.
  3. Puoi fare quel che si sia.
  4. A chi gli empie la borsa.
  5. Altro.
  6. Romore.

Note

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