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La bbona stella Li crediti
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti romaneschi/Sonetti del 1835

ER PAPA FRATE

     Er Papa tra li frati sce s’ingrassa,
Nò pperchè ss’aricordi er temp’antico:
Cor mutà de vardrappa,1 Federico,
Se2 muta er core, e l’amiscizzia passa.

     Nun dico ggià cche ne farìa3 man bassa,
Si ddassi4 retta ar genio suo, ma ddico
Che llui l’imbecca e jje se mostra amico,
Perc’hanno in mano er fil de la matassa.

     Lui li ninna, li coccola5 e li cova
E cce va a nnozze in ner leccajje er pelo,
Perchè er tenelli da la sua je ggiova.

     È ssempre bbene tené acceso er zelo
Co cquarche smorfia e bbonagrazzia nova
Ne le bbocche che spiegheno er Vangelo.

2 aprile 1835

  1. Gualdrappa.
  2. Si.
  3. Farebbe.
  4. Se dasse.
  5. Coccolare: far moine.

Note

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