Questo testo è incompleto.
La cunculina rotta La disputa ar caffè
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti romaneschi/Sonetti del 1837

ER BICCHIERARO A LA RITONNA1

     Lei vedi2 sto bbicchiere si jje piasce.
Quanto vò ddà?!3 Un carlino?! eh, nun c’è mmale.
Questo a bbuttallo sta un papetto, e vvale
Cinque bbelli lustrini a la fornasce.

     Eppuro s’averìa da fà ccapasce4
Ch’è un bicchiere che ppare un urinale.
Eppoi sto vetro cqua, ssor principale,
Nun je crepa nemmanco in ne la bbrasce.

     Quell’omo mio, p’er costo d’un carlino,
Lei pò ppuro5 provà dda li todeschi,
Nun ce pijja un bicchier da mezzo vino.

     Un carlino! eh, ffarebbe6 un ber7 negozzio.
Co sti guadaggni staressimo freschi!
È mmejjo d’annà a spasso e de stà in ozzio.

6 marzo 1837

  1. Piazza della Rotonda.
  2. Veda.
  3. Vuol dare.
  4. Eppure si avrebbe da capacitare.
  5. Può pure.
  6. Farei.
  7. Bel.

Note

    Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.