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La Tirnità de pellegrini La gabbella der zabbito santo
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti romaneschi/Sonetti del 1846

ER CARDINALE BBONO

     Eh ggiusto! bbono lui?! Cristo! è un’arpia,
Che nun zai com’arrèggesce,1 nun zai!
Sto Cardinale è bbono! eh indove mai!2
T’hanno detto una gran cojjoneria.

     E ssi ha ddato la dota a Nnastasia,
Ar perchè jje l’ha ddata nun ce dài?3
Je l’ha ddata perchè cc’ereno guai!
Bbazzicotti forzati,4 Aghita mia.

     Però nnun dico che ssii mejjo o ppeggio
O cche ffacci ppiù o mmeno marachelle5
De tutt’er resto der Zagro Colleggio.

     Abbast’a vvede6 come va la piazza.
Sò ttutti lupi de l’istessa pelle:
Ammazz’ammazza sò ttutt’una razza.

9 aprile 1846

  1. Come reggerei, resisterei.
  2. Mai più simili cose.
  3. Non ci dài dentro, non ne penetri il motivo?
  4. Necessità.
  5. Azioni furbesche, indecorose, fraudolente.
  6. Basta a vedere.

Note

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