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Le man'avanti La primaròla
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti romaneschi/Sonetti del 1835

ER CECO

     Lui, prima de scecasse in sta maggnera,1
Negozziava de nocchie bbell’e mmonne;2
E adesso campa cór girà la sera
Vennenno lettanìe3 pe’ le Madonne.

     Co ’na voscetta liggèra liggèra
Incomincia a ccantà: Ccrielleisonne,
Cristelleisonne..., e cquela strega nera
De la mojje sbavijja e jj’arisponne.

     Lui scià4 ffisse da venti a ttrenta poste
A un pavoletto o ddu’ carlini ar mese,
Che ppoi tutti finischeno dall’oste.

     Sto sceco inzomma campa d’orazzione5
Come fanno li preti ne le cchiese.
Nun ve pare una bbella professione?

14 settembre 1835

  1. Di acciecarsi in questa maniera.
  2. Avellane, bell’e monde.
  3. Venendo litanie.
  4. Ci ha: ha.
  5. Di orazioni.

Note

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