Questo testo è incompleto. |
◄ | L'ammalato magginario | Er frutto de le gabbelle grosse | ► |
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti romaneschi/Sonetti del 1835
ER CIMITERIO DE SAN LORENZO1
Jeri2 a vventitré ora finarmente
Sto scimiterio è stato bbenedetto.3
T’assicuro che ffu un carnovaletto,
P’er gran concorzo de carrozze e ggente.
Le seppurture vecchie er Papa ha ddetto
Che dd’or’impoi nun zèrvino4 ppiù a ggnente,
Perchè tutti li morti istessamente5
Anneranno6 llaggiù ssopr’un carretto.
Però, s’intenne,7 da li Papi8 in fori,
E ccardinali, e vvescovi, e pprelati,
E ppreti, e ffrati, e mmoniche e ssiggnori.
Ne sarà ppuro9 accettuato10 oggnuno
Che sse11 terrà da conto li curati...
Inzomma, via, nun ciannerà12 ggnisuno.
6 settembre 1835
- ↑ Principiatosi a costruire sotto l’impero di Napoleone, ed ora in parte compiuto sotto l’impero del timor del cholera, onde abolir l’uso della tumulazione nelle chiese.
- ↑ Giovedì
- ↑ Dal vicario, cardinale Odescalchi.
- ↑ Non servano.
- ↑ Ugualmente.
- ↑ Andranno.
- ↑ S’intende.
- ↑ Dai Papi.
- ↑ Pure.
- ↑ Eccettuato.
- ↑ Si.
- ↑ Non ci andrà.
Note
Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.