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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti romaneschi/Sonetti del 1835
ER CONGRESSO TOSTO1
Tuttiquanti a Ppalazzo lo vederno.2
Un gran Ministro d’una gran Potenza3
Venne a Rroma a pparlà cco Ssu’ Eminenza
Er Zegretar-de-Stato de l’isterno.
Er Cardinale preparò un quinterno
De carta bbianca, e ppoi je diede udienza;
E cce tenne una gran circonferenza4
Sopra a ttutti l’affari der governo.
Tra llòro se5 trattò dder più e der meno;
E scannajjorno6 l’ummido e l’assciutto,
Er callo e ’r freddo, er nuvolo e ’r zereno.
Arfine er Cardinale uprì la porta,
Discenno:7 “Evviva, è ccombinato tutto:
Ne parleremo mejjo un’antra vorta.„
2 ottobre 1835
- ↑ Il Congresso importante.
- ↑ Lo videro.
- ↑ Il Conte di Rigny, Ministro della Marina di Francia.
- ↑ Conferenza.
- ↑ Si.
- ↑ Scandagliarono.
- ↑ Dicendo.
Note
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