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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti romaneschi/Sonetti del 1832
ER CUSTITUTO
Chi ssiete? — Un omo. — Come vi chiamate? —
Biascio Chiafò. — Di qual paese siete? —
Romano com’e llei. — Quanti anni avete? —
Sò entrato in ventidua. — Dove abitate? —
Dietr’a Ccampo-Carleo.1 Che arte fate? —
Gnisuna, che ssapp’io. — Come vivete? —
De cuer che Ddio me manna. — Lo sapete —
Perchè siete voi qui? — Pe ttre pposate. —
Rubate? — Ggià. — Vi accusa? — Er Presidente.2 —
Ma le rubaste voi? — Nun zò stat’io. —
Dunque chi le rubò?. — Nu ne so ggnente. —
E voi da chi le aveste?. — Da un giudio. —
Tutto vi mostra reo. — Ma ssò innoscente. —
E se andaste in galera? — È er gusto mio.
—
Roma,3 dicembre 1832
Note
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