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Le mmascherine pulitucce Er tempimpasce
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti romaneschi/Sonetti del 1847 e 1849

ER FRATE SCERCANTE

     Chi mm’è entrato in bottega, eh ssor’ostessa?
Sete voi, fratiscello? e cche vvolete?
Volete la limosina? tenete:
Pregat’iddio pe’ mmé ddrent’a la messa.

     Come sarebb’a ddì? nnun zete prete?
Ma er cappuccio e la tonica è l’istessa.
Nò, pper interressà nnun m’interressa;
Ma ssò ccuriosa de sapé cche ssete.

     Sete laico? ma llaico in cuncrusione
Che ssiggnifica? ah ssì, mme n’aricordo:
Frate laico vò ddì ffrate torzone.

     Bbasta, v’ho ddato da riempì la panza;
Ma un’antra vorta, e nnun me fate er zordo,
Portateme un tantin de misticanza.

18 febbraio 1847

Note

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