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La mmaschera Una casata
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti romaneschi/Sonetti del 1832

ER MOTIVO DE LI GUAI

     Lo volete sapé? vve lo dich’io
Perchè Rroma se trova in tant’affanni:
Ve lo dich’io perchè Ddomminiddio
Ce fa ppiove sta frega de malanni.

     È pperchè er Papa s’è ffatto ggiudio
E nun ha ppiù de Papa che li panni:
È pperchè li ggiudii da papa Pio1
Nun porteno più in testa li ssciamanni.2

     Adesso se sperava arfinamente3
De védelo sto scànnolo levato,
Ma, gguai pe’ nnoi, nun ze ne fa ppiù gnente:

     Perchè ppapa Grigorio c’ha ppijjato
Tanti cuadrini da un giudio fetente,4
J’ha vvennuto, per dio, Roma e lo Stato!


Roma, 17 dicembre 1832

  1. Pio VIII.
  2. Lo sciammano era un cenciolino che gli Ebrei dovevano portare sul cappello in segno del loro ludibrio.
  3. Finalmente.
  4. Vedi i sonetti...

Note

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