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Er tumurto de Terrascina La priscissione a Ssan Pietro
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti romaneschi/Sonetti del 1837

ER VIATICO DE L'ANTRA NOTTE.1

     Notte addietro, ar quartier de la Reale2
De San Pietro, le scento sintinelle
Strillòrno all’arme!, e a lo strillà de quelle
Er tammurro bbattè la ggenerale.

     Pènzete3 er Papa! Bbutta l’urinale,
E in camìscia e ssì e nno cco’ le sciafrelle,4
Va a li vetri; e cche vvede, Raffaelle?
Passà immezz’a ddu’ torce er Prencipale.

     Cor naso mezzo drento e mmezzo fòra,5
Ché ttanto inzin’a cqui6 llui sce s’arrischia,
7 allora: “Eh bbuggiarà!,8 ppropio a cquest’ora!„

     Povero frate!9 è ttanto scacarcione,10
Che ssi11 una rondinella passa e ffischia,12
La pijja pe’ ’na palla de cannone.

21 maggio 1837

  1. [Quando fu, scritto questo sonetto, che divenne popolarissimo, Gregorio XVI, oltre le solite paure politiche, aveva anche quelle cagionategli dal malumore generale e da tumulti scoppiati qua'e là per il caro de’ viveri. Cfr. il sonetto precedente e i tre seguenti.]
  2. [Il quartiere di Piazza Rusticucci, presso San Pietro.]
  3. Pènsati[il Papa!]. Cioè: “Figurati„ ecc.
  4. Ciafrelle: pianelle. [Perchè allora andava a letto.]
  5. [scherza, al solito, sulla ghrossezza del naso del Papa.]
  6. [Var. pop.: inzin' a llì.]
  7. Dice.
  8. [Var. Pop.: “Oh (disce) bbuggiarà ecc.„ Ovvero: “Fa: Buggiarallo mo ecc.„]
  9. [Papa Gregorio era stato monaco benedettino camaldolese.]
  10. Pusillanime. [V. la nota 3 del sonetto Er Carnovale ecc (1), 20 genn. 37.]
  11. Se.
  12. [Var. pop.: Er Papa, pover’omo, è un po’ cacone, E ssi ppassa ‘na ron-dine che fischia, ecc.]

Note

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