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Er Ziggnore e Ccaino L'impeggni de le carrozze
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti romaneschi/Sonetti del 1834

ER ZICONNO1 PECCATO

     Ch’er zor Caino doppo er fatto d’Eva
Ammazzassi2 quer povero innoscente,
Fin qui nnun c’è dda repricacce3 ggnente:
Questo è un quattr’e cquattr’otto, e sse sapeva.

     La gran difficortà cch’io tiengo in mente
E cche ggnisuno ancora me la leva,
È ccome mai Caino conossceva
Che le bbòtte ammazzassino4 la ggente.

     Prima de quella su’ bbricconeria
Gnissun omo era mai morto ammazzato,
E mmanco morto mai d’ammalatia.

    Volemo dunque dì cche ddar peccato
De maggnà un fico pe’ jjottoneria
Er genio d’ammazzà nnaschi imparato?

3 aprile 1834

  1. Secondo.
  2. Ammazzasse.
  3. Replicarci.
  4. Ammazzassero.

Note

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