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Le commediole La vitaccia de li Sovrani
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti romaneschi/Sonetti del 1837

ER ZOR DIEGO ACCIACCATELLO1

     È vvero, è vvero, povero sor Diego!
Oggi v’ho ttrovo2 un po’ ammalorcicato.
Ve sete un tantinello ssciapinato:3
Me state mosscio, sì, nnun ve lo nego.

     Èrivo4 un anno fa ttant’inquartato,5
E mmó pparete un moccolo de sego!
Uhm, ppe’ mmé ccerti nimmi6 io nu li spiego,
E nu li spiegherìa7 manco er curato.

     Animo, via, nun ve sce fate bbrutto:
Ve mentovo er curato, solamente
Perch’è ssolito in chiesa a spiegà ttutto.

     Ma gguardatelo llì! nnun ce s’accora?!
Statem’alegro, sù, nnun zarà gnente.
Come disce?8 In un’ora Iddio lavora.

26 maggio 1837

  1. Malsano, tristanzuolo.
  2. Trovato.
  3. Sciupinato: deperito.
  4. Eravate.
  5. Robusto membruto.
  6. Enimmi.
  7. Spiegherebbe.
  8. Come si dice? Come dice il proverbio?

Note

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