< Facezie (Poggio Bracciolini)
Questo testo è stato riletto e controllato. |
Poggio Bracciolini - Facezie di Poggio Fiorentino (1438-1452)
Traduzione dal latino di Anonimo (1884)
Traduzione dal latino di Anonimo (1884)
CL. Della moglie di un pastore che ebbe un figlio da un prete
◄ | 149 | 151 | ► |
CL
Della moglie di un pastore che ebbe un figlio
da un prete.
Un pastore di Rivo, borgo nevoso di montagna, aveva la moglie che giaceva spesso col prete e concepì da questo un fanciullo che nacque e crebbe in casa del pastore. Quando questo ebbe sette anni, il prete con molta dolcezza disse al pastore che il fanciullo era suo, e che volevalo, giunto com’era a’ sett’anni, condurre in casa sua: “Questo non potrà mai essere, disse il pastore; il fanciullo è mio perchè è nato in casa; perchè, soggiunse poi, sarebbe un brutto affare per me e per il mio padrone se tutti gli agnelli che nascono dalle mie pecore coperte dai maschi degli altri dovessero essere del padrone dei maschi.”
Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.