< Facezie (Poggio Bracciolini)
Questo testo è stato riletto e controllato. |
Poggio Bracciolini - Facezie di Poggio Fiorentino (1438-1452)
Traduzione dal latino di Anonimo (1884)
Traduzione dal latino di Anonimo (1884)
CCLII. Favola degli uccelletti che non parlavano rettamente
◄ | 251 | 253 | ► |
CCLII
Favola degli uccelletti che non parlavano rettamente.
Un tale prendeva degli uccelletti che erano chiusi in una gabbia e li uccideva stringendo loro la testa. E mentre ciò faceva, prese, per caso, a gemere lacrime dagli occhi. Allora uno degli uccelli carcerati disse agli altri: “State di buon animo, perchè ora lo vedo lacrimante, ed avrà compassione di noi.” E il più vecchio rispose: “Figlio mio, non guardargli agli occhi, ma alle mani.” E mostrò come non si debba por mente alle parole, ma bensì alle opere.
Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.