< Favole di Esopo
Questo testo è stato riletto e controllato.
Esopo - Favole di Esopo (Antichità)
Traduzione dal greco di Giulio Landi (1545)
Del Capretto, e del Lupo
Delle Lepri che temevano senza causa Del Cervo, e della Pecora

Del Capretto, e del Lupo. 129.


L
a Capra volendo andare a pascere serrò il Capretto in casa avvertendolo, che non aprisse a persona, alcuna, fin che ella tornava. Il Lupo avendo questo inteso, dopo che la Madre si partì, andò all’uscio e picchiò, e gridando come una Capra, comandò, che egli aprisse. Il Capretto vedendo l’inganno, non volle aprire, dicendo: Tu gridi come mia Madre, ma io veggio per la fissura, che tu sei il Lupo.

Sentenza della favola.

Moralità. È cosa utile al figliuolo obbedire al Padre, ed alla Madre, e al giovine s’acconviene obbedire al Vecchio.


Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.