< Favole di Esopo
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Esopo - Favole di Esopo (Antichità)
Traduzione dal greco di Giulio Landi (1545)
Del Cervo, e della Pecora
Del Capretto, e del Lupo Del Corvo, e delli Pavoni

Del Cervo, e della Pecora. 130.


I
l Cervo chiamò la Pecora, a ragione avanti il Lupo, e dimandogli uno stajo di grano. La Pecora di questo era ignorante, nientedimeno per la presenza del Lupo gli promise di darglielo, e pigliò il termine a pagare. Come venne il giorno, il Cervo dimandò il grano. Quella negò ciò che le aveva promesso, dicendo, che le aveva promesso, ma che lo aveva fatto per paura del Lupo, e fa promessa fatta per forza, non si deve osservare.

Sentenza della favola.

Da questa favola s’impara, che la frode con la frode si scaccia.

E chi prende diletto di far frode,

Non si dee lamentar l’altri l’inganna.


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