< Favole di Esopo
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Esopo - Favole di Esopo (Antichità)
Traduzione dal greco di Giulio Landi (1545)
Del Leone, ed altri animali
Del Cane, e l'ombra sua Del Villano, e del Serpente

Del Leone, ed altri animali. 110.


I
l Leone aveva fatto patto con la Pecora, e cert’altri animali, che si andasse a Caccia, e ciò, che prendesse fusse comune, un Cervo, lo spartirono tutti volevano la lor parte. Corrucciandosi il Leone, disse: la prima parte è la mia perchè sono più degno di voi; l’altra è la mia, perchè io ho più forza di voi, e per essermi affaticato più di voi; voglio ancora la terza e la quarta; se voi non me la date si partirà l’amicizia. I compagni intendendo questo, andarono via taciti senza far parola alcuna.

Sentenza della favola.

La fede sempre fu rara, e massime in questa età, e più rara appresso de’ potenti, e sempre fu così, onde è meglio vivere con i tuoi pari, perchè chi vive con uomini di lui più potenti, bisogna sempre; che ci lasci andar del suo, e con un par suo sempre la ragione sarà uguale.


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