< Favole di Esopo
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Esopo - Favole di Esopo (Antichità)
Traduzione dal greco di Giulio Landi (1545)
Del Lupo, e della Volpe
Del Cervo Del Serpente, e della Lima

Del Lupo, e della Volpe. 140.

I
l Lupo avendo tanto da mangiare che gli soprabbondava, si riposava. Trovatolo la Volpe, gli dimandò la cagione dell’ozio. Egli rispose, che si sentiva male, e che di grazia pregasse li Dei per la sua sanità. Quella vedendo, che l’inganno suo non succedeva; andò a trovare il Pastore, e gli disse dove il Lupo era, che facilmente si sarebbe potuto ammazzare. Il Pastore subito andò a trovare il Lupo, e l’ammazzò, e la Volpe prese tutta la preda, che stava nella grotta del Lupo. Ma breve fu la sua allegrezza, perchè, venne in fra poco il Pastore, ed ammazzò, lei ancora.

Sentenza della favola.

Moralità. L’invidia è dannosa, e il più delle volte ruina quello, che invidia.


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