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Giovanni Boccaccio - Filocolo (1336)
Libro quarto - Capitolo 157
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A Filocolo e a’ compagni piace tale diviso, e di ciò fare nello albitrio dell’amiraglio rimettono, il quale volonteroso d’onorare Filocolo, comanda che i morti corpi sieno levati della gran prateria, e data loro sepoltura; - ciascuno, lasciando ogni dolore, s’apparecchi a fare festa -. E dà il giorno a’ suoi popoli, nel quale tutti nella gran prateria vegnano, acciò che la cagione della comandata festa a tutti si manifesti. Vanno adunque i parenti de’ morti nel sanguinoso prato, e a’ tristi busti con tacito pianto danno occulti fuochi la vegnente notte, e poi debita sepoltura. E’ feriti da scaltriti medici sono aiutati, mettendo per comandamento del signore le ricevute offese in non calere.
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