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Libro quarto - Capitolo 92
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Assai di lontano vide il castellano Filocolo verso la torre correre, per che egli, e molti appresso di lui, correndo, con una mazza ferrata in mano gli sopravenne crucciato molto e pieno d’ira; e quasi furioso nol corse a ferire dicendo: - Ahi, villano giovane, e oltre al dovere ardito, vago più di vituperevole morte che di laudevole vita, quale arroganza t’ha tanto sospinto avanti, che in mia presenza alla torre ti sia appropinquato? Io non so quale iddio delle mie mani la tua vita ha campata: tirati indietro, villano! -.

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