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Dante Alighieri - Il Fiore (XIII secolo)
XLIV
XLIII XLV

XLIV

Ragione.

     «Quel Socrato, dond’i’ ti vo parlando,
sí fu fontana piena di virtute,1
della qual derivò ogne salute,
4po’ ched e’ fu del tutto al me’ comando.
Né mai Fortuna nol gí tormentando:
non pregiò sue levate né cadute;
suo’ gioie e noie per lui fur ricevute,
8né ma’ su’ viso non andò cambiando.
     E bene e mal mettea in una bilanza,
e tutto lá facea igual pesare
11sanza prenderne gioia né pesanza.
Per Dio, ched e’ ti piaccia riguardare
al tu’ profitto e prendim’ad amanza!
14Piú alto non ti puo’ tu imparentare.»

Note

  1. [p. 381 modifica]son. 44, v. 2. Ho corretto «salute» in «virtute».

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