Questo testo è incompleto.
La Reverenna Cammera Apopretica La bbotta de fianco
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti romaneschi/Sonetti dal 1828 al 1847

FORTUNA E DDORME1

     Bisoggna che sta strega de mignotta2
All’ommini je facci3 le fatture,
Si4 cco ttutto quer gruggno de marmotta
Nun fa a ttempo a smartì5 ll’ingrufature!6

     Nun pare un piatto d’inzalata cotta,
O una pila da mette le pavure?7
Nun faria sta figura der Callotta
Smove8 la verminara a le crature?

     Eppuro9 ecchela llì: ccristiani, abbrei,
Frati, preti, avocati, monziggnori,
Vestì, bbeve,10 maggnà...: tutto pe’ llei!

     E cquella fijja mia, pover’Aggnesa,
Bella, che nun fuss’antro11 li colori,
è Affurtunata com’un cane in chiesa.

27 novembre 1831 - De Pepp’er tosto

  1. Fortuna e dormi. Proverbio.
  2. Bagascia.
  3. Faccia.
  4. Se.
  5. Smaltire.
  6. Dal verbo ingrufare. (Atto venereo).
  7. Si fora una pila, così che sembri una faccia, e vi si chiude un lume per mettere paura.
  8. Muovere.
  9. Eppure.
  10. Bere.
  11. Non foss’altro.

Note

    Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.