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Fremea stridendo e da caverne alpine Te sol, tronco divin, bramo ed anelo
Questo testo fa parte della raccolta Antonio Muscettola

IX

CASISTICA DI NAUFRAGIO

     Giá del torbido mar l’ira spumante
fa del naufrago abete aspro governo,
ed io se debba aitar non ben discerno
nemica amata o non amata amante.
     Ceda al giusto il disio. Del mar sonante
abbia tra l’onde il suo sepolcro eterno
chi, i miei preghi e ’l mio duol prendendo a scherno,
parve di crudeltá scoglio costante.
     Ma del vasto Nettun l’ondoso umore
assorbir non dovrá chi sempre unita
tenne del cieco dio la face al core.
     Su, veloci corriamo a darle aita;
né sgridar mi potrá deluso amore,
se a chi l’alma mi diè rendo la vita.

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