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Questo testo fa parte della raccolta Girolamo Fontanella
XIX
SAN FRANCESCO D’ASSISI
Godea, rapito al ciel, languido amante,
Francesco, acceso il cor d’ardente zelo,
e parea sospiroso ed anelante
da le rupi d’Alvernia alzarsi al cielo;
quando in mezzo al rigor, fra l’ombra e ’l gelo,
cherubin luminoso e sfavillante,
che stampa in lui come in purgato velo
l’imagine di Dio, viva e spirante.
Ben del sommo Pittor mostra i disegni
chi per l’uomo salvar mostrò nel mondo
tanti esempi di vita illustri e degni.
Dovuto a lui fu tanto onor giocondo;
dovea portar de la salute i segni
chi fu de l’uomo il redentor secondo.
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