< I Salmi di David (Diodati)
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SALMO CCXXIV.
SALMO CXXIII SALMO CXXV

SALMO CXXIV.

1          Sciolto di grevi affanni,
     Ora sciolga Israel la lingua grata:
     E festeggiando dica,
     Se ne’ mortali danni
     De’ fier tiranni non ci fosse stata
     Di Dio la destra amica,
     Qualor d’umana congiurata possa,
     N’assalì fiera mossa.
2          Di lor ingorda foce
     Stati saremmo sanguinoso pasto:
     De l’ira ostile il foco
     Cotanto ardeva atroce.
     E qual veloce in giù senza contrasto
     Scorre torrente roco,
     Ci avrie la lor ondosa piena e torta
     L’alma affondata e assorta.

3          Cantiam di Dio le lodi,
     Che ci sottrasse a l’abbaianti brame
     D’uccellator sagaci.
     E ruppe reti e nodi,
     E fè di frodi le tessute trame
     A voto gir fallaci.
     Onde scampammo da l’infido stuolo,
     Come augelletto a volo.
4          Di speme il vivo stelo,
     L’alto ripar e l’affidata aita
     De’ nostri cor languenti,
     È il Signor, che del cielo
     Fe’ l’ampio velo: e fra la compartita
     Schiera degli elementi,
     Ne l’imo centro del librato mondo,
     Fe’ de la terra il pondo.

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