< Il milione (Laterza,1912)
Questo testo è completo. |
Marco Polo - Il milione (1912)
CXLVII. Del reame di Fransur (Fansur)
◄ | CXLVI | CXLVIII | ► |
CXLVIi (CLXX)
Del reame di Fransur (Fansur).
Fransur èe uno reame per sè, e sono idoli, e richiamansi per lo Gran Cane, e sono di questa medesima isola. E qui nasce1 la migliore camfera del mondo, la quale si vende a peso d’oro. Non hanno grano, ma mangiano riso; vino hanno degli alberi che abbiamo detto di sopra. Qui hae una grande maraviglia: ch’egli hanno farina d’albori, che sono albori grossi e hanno la buccia sottile, e sono tutti pieni dentro di farina; e di quella farina si fanno mangiari di pasta assai e buoni, ed io piú volte ne mangiai. Ora abbiamo contato di questi reami: degli altri di questa isola non contiamo, perochè noi non vi fummo. E però vi conterò d’un’altra isola molto piccola, che si chiama Nenispola.
- ↑ Berl. la mior ganfora che si possa trovar, la qual nome «ganfora (Fansuri)», ed è la mior che se venda, e vèndese...
Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.