< Il milione (Laterza,1912)
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CXLVIII. Dell' isola di Nenispola (Gavenispola)
CXLVII CXLIX

CXLVIII (CLXXI)

Dell’isola di Nenispola (Gavenispola).

Quando l’uomo si parte di Iava e del reame di Lambri, e va per tramontana centocinquanta miglia, si truova l’uomo le due isole. L’una si chiama Negueram (Necuveran); e in questa isola non ha re, anzi vi sono le genti che vivono come bestie, e1 istanno ignudi sanza niuna cosa addosso. E sono idoli; e tutti loro boschi sono2 d’alberi di gran valuta, cioè sandali, noci d’India, garofani e molti altri buoni albori. Altro non v’ha da ricordare: perciò ci partiremo di qui, e dirovvi dell’altra isola c’ha nome Agama.

  1. Berl. - tuti, sì mascoli como femene,...
  2. Berl. Pad. de nobeli arbori e de gran valor, de sándoi vermegli e de nose d’India, de berzi e de molte altre spezie.
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