< Juvenilia < Libro III
Questo testo è stato riletto e controllato. |
Giosuè Carducci - Juvenilia (1850)
Libro III - In un albo
◄ | Libro III - E ch'io, perché lo schernir tuo m'incalza | Libro III - A N.F.P. Risposta | ► |
LV.
IN UN ALBO
Spirto gentil, che chiedi? Ormai l’altero
Sogno vanío per l’aure, e il mondo tace.
Cadde l’ellena dea; del mio pensiero
4Madre, l’ellena dea per sempre giace.
Ahi, le pupille che nel sen d’Omero
Arser di poesia cotanta face,
Che de’ dardi cissèi tra ’l nugol fero
8Ridean superbe ad Eschilo pugnace!
Ahi, da la morte l’ultimo suggello
Ebber l’alme pupille! Altri deliro
11Abbraccia il corpo ancor, gelido e bello:
Ne i secoli mutati ombra io m’aggiro,
E i novi templi guardo, e al vuoto ostello
14De la ionica dea torno e sospiro.
Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.