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Er passa-mano Checchina appiccicarella
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti romaneschi/Sonetti del 1835

L'ÀRBERUM1

     “A la grazzia, sor Meo. Dove se2 va?„
“A l’uffizzio dell’àrberum.„ “De che?„
“Dell’àrberum.„ “E st’àrbero ch’edè?„3
“È un coso che sse stampa in du’ mità.„4

     “E cche cc’è ddrento?„ “Un po’ de sciarle, e ttre
Ddiseggni.„ “E cche ddiseggni?„ “Antichità,
Papi, animali, pezzi de scittà,
Fori, cchiese, osterie, pupazzi,5 re....„

     “E cc’è ttutta sta robba?„ “Siggnor zì.„
“E cquann’essce?„ “Oggni sabbito ar Gesù.„6
“Chi lo fa?„ “Questo poi nu lo so ddì.„

     “E cquanto costa?„ “Un grosso.„ “Dichi tù.„7
“Da cristiano.„ “Oh cche ccosa ho da sentì!
Un grosso un papa!.„ “E ccalerà de ppiù.„

4 ottobre 1835

  1. L’Album, giornale ebdomadario che si stampa in Roma, imitando e in parte ricopiando il Magasin pittoresque di Parigi ed altri consimili fogli periodici.
  2. Si.
  3. Che è.
  4. In due metà: in due colonne.
  5. Statue, o simili simulacri.
  6. In via del Gesù.
  7. Cioè: non ci credo; vuoi farmela bere. ecc.

Note

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