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La prima cummuggnone (1835) La bbòtta der zor Pippo
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti romaneschi/Sonetti del 1835

L'AFFARI DE LA FINESTRA

     “Sai ggnente, commàr Rosa, indove stanno
Le quarantóra?„ “Nò, ccommar’Aggnesa;
Ma adesso chiamo la sora Terresa,
Che cce va ’ggni matina tutto l’anno.

     Sora Terresa, dite un po’, in che cchiesa
Stanno le quarant’ora?„ “Ehée, lo sanno
Puro1 li gatti. A la parrocchia; e vvanno
A Sammarco, viscin’a la Ripresa.„

     “Grazzie, sora Terresa.„ “E de che ccosa?
Sarìa bbella! me faccio maravijja:
Commannateme2 puro,3 sora sposa.„4

     “Bbe’, pperchè, Aggnesa, nun me viènghi a ppijja5
Che cciannamo6 po’ insieme?„ “Eccheme,7 Rosa.„
“Sora Terresa, addio.„ “Bbon giorno, fijja.„

25 settembre 1835

  1. Pure.
  2. Comandatemi.
  3. Pure.
  4. Sposa, pronunciato coll’o chiuso.
  5. Non mi vieni a pigliare.
  6. Ci andiamo.
  7. Eccomi.

Note

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