Questo testo è incompleto.
Er proggnostico de la sora Tecra Er cimiterio de San Lorenzo
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti romaneschi/Sonetti del 1835

L'AMMALATO MAGGINARIO1

     Lo crederò pperchè mme lo ggiurate
C’un antro po’ nnun ve trovavo vivo.
L’aspettito2 però mmica è cattivo:
Io ve vedo com’erivo3 st’istate.4

     Volete guarì5 ssubbito? Maggnate,
Bbevete quarche bbon ristorativo,
Levateve dar culo er lavativo,
E usscite in ste bbellissime ggiornate.

     Fora, fora: un po’ d’aria de campaggna:
Quello sce vò6 ppe’ vvoi: moto, alegria,
E ppoi ggnente pavura de magaggna.

     Sù, a ffiumaccio spezziale e spezziaria.
L’omo campa cquaggiù dde quer che mmaggna;
E ’r curasse7 è la peggio ammalatia.

5 settembre 1835

  1. Immaginario.
  2. L’aspetto.
  3. Com’eravate.
  4. Questa estate.
  5. Guarire.
  6. Ci vuole.
  7. E il curarsi.

Note

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