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Er fijjo maschio Er trafichino ingroppato
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti romaneschi/Sonetti del 1844

L'INCONTRO DER LADRO

     “E cquanno l’incontrassi?„ “Verzo sera,
C’aritornavo dar palazzo Pacca.„
“E indove?„ “Propio avanti a la bbaracca
Der friggitore Ambroscio er panzanera.„

     “Marciava in farde?„ “Nò, cco ’na casacca.„
“E cche ffaccia t’aveva?„ “Uhm, brutta scera.„
“Ma, era granne..., piccolo... com’era?„
“Pse, un ometto accusì de mezza tacca....„

     “Ma ssei sicuro poi che ffussi quello?„
“Eh, ssenti, amico: si nun era lui,
Quer che pportava in mano era er mi’ ombrello.„

     “E allora tu nu lo pijjassi in petto?!„
“Che vvòi, mannaggia li mortacci sui!,
Me se messe a scappà pp’er vicoletto.„

9 dicembre 1844

Note

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