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La donna gravida (1835) Cattive massime
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti romaneschi/Sonetti del 1835

L'INCORONAZZIONE DE BBONAPARTE

     E ddoppo che cquer povero cojjone
De Chiaramonti abbandonò er governo
Pe’ annà a Ppariggi in ner cór de l’inverno
Currenno1 tanto che cciarzò er fiatone,2

     Er zu’ fijjo, er zu’ caro Napujjone,
Ch’er diavolo lo frigghi in zempiterno
Ne la peggio padella de l’inferno,
Je fesce bbontà ssua sta bbell’azzione.

     Tra un Deus, un ajjo, un toro, e Mmeo m’intenne,
E un Dommino a jjuvanni e mme festina,
S’incoronò da sé!, ddeograzzia ammenne.3

     Che rrazza de creanze, eh? cche mmodestia!
Eppoi ppe’ ggionta,4 je vortò la schina5
Senza dijje né asino né bbestia.6

24 ottobre 1835

  1. Correndo.
  2. Ci alzò il fiatone: ne rimase ansante.
  3. E così terminò.
  4. Per giunta.
  5. La schiena.
  6. Senza dirgli motto.

Note

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