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E fora? E ssettimo madrimonio
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti romaneschi/Sonetti del 1831

L'UFFIZZIALE FRANCESE

     Voi, sor gianfutre mio, sete uno sciocco
Ar brusco, ar zugo, ar burro e in gelatina,
Cor una testicciola piccinina
D’avenne1 er mercordì vvent’a bbaiocco.

     Ma ccome un gallo pò cchiamasse un cocco,2
Si er cocco ar monno è un ovo de gallina!
Voi pijjate campana pe’ bbatocco,
Voi confonnete er re cco la reggina.

     E ssull’ova ch’edè3 a st’antra bbaruffa?
Se sa,4 mme fate dì a la pollarola
Che vve ne manni du’ duzzine a uffa;5

     E cquella c’ha studiato a un’antra scôla,
Appena ha inteso st’immassciata6 bbuffa,
Ve l’ha mmannate7 co’ la coccia sola.8

8 dicembre 1831 - D’er medemo

  1. Averne.
  2. Coq.
  3. Che è.
  4. Si sa.
  5. Oeuf.
  6. Ambasciata.
  7. Mandate.
  8. Cioè: “il solo guscio„.

Note

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