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Ménica dall'ortolano Li studi der padroncino
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti romaneschi/Sonetti del 1835

LA MAMMA PRUDENTE

     Ma fijja mia, ma indove sta er decoro?
Come! er zor Conte te porta un anello,
E ttu jje vai a mmette1 in ner cervello
La sofisticheria che cc’è ppoc’oro!

     P’er primo ggiorno t’ha da dà un tesoro?
Ttu ffatte arregolà.2 Mmó imberta3 quello,
E un’antra vorta l’averai ppiù bbello.
Se sa,4 ttutte le cose ar tempo lòro.

     Ggià cche tte manna5 Iddio sto pezzo d’onto,6
Fijja mia, fa’ la parte che tte tocca:
Nun te lo disgustà, ttiettel’acconto.

     Er ricusà rrigali è aggì da ssciocca.
Pijjelo, Tuta:7 nun je fà st’affronto.
Caval donato nun ze guarda in bocca.8

23 febbraio 1835

  1. Mettere.
  2. Fatti regolare.
  3. “Intasca, afferra„ e che so io.
  4. Si sa.
  5. Manda.
  6. Balordo.
  7. Gertrude.
  8. Proverbio.

Note

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