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L'immaggine e ssimilitudine La ggiustizzia ar Popolo
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti romaneschi/Sonetti del 1834

LA BBATTAJJA DE GGEDEONE

     Li trescento ggiudii de Ggedeone
se n’aggnédeno1 dunque a ffil a ffila
armati inzin’all’occhi d’una pila,
d’una fiaccola drento, e dd’un trombone.

     Arrivati poi llà, ccome che sfila
la truppa de li bballi a Ttordinone,
girònno2 tante vorte in priscissione,
che de trescento parzeno3 tremila.

     Quanno tutù, ttutù, lle pile rotte,
torce all’aria, trescento ritornelli,
e li nimmichi ggiù ccom’e rricotte.

     E mmó ttutti st’eserciti cojjoni
invesce d’annà in guerra com’e cquelli,
se metteno4 a spregà ttanti cannoni!

8 dicembre 1834

  1. Se ne andarono.
  2. Girarono.
  3. Parvero.
  4. Si mettono.

Note

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